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Terremoto in Turchia e Siria, una prima stima da Fitch

L’agenzia di rating stima danni che potrebbero raggiungere i quattro miliardi di dollari, di cui solo un miliardo coperto dalle assicurazioni

Terremoto in Turchia e Siria, una prima stima da Fitch
La maggior parte dei rimborsi assicurativi dovuti al terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria alla fine saranno a carico dei riassicuratori globali. È quanto afferma Fitch in un commento pubblicato oggi, in cui l’agenzia di rating fa una prima stima approssimativa dei danni che, probabilmente, potrebbero superare inizialmente i due miliardi di dollari, fino a raggiungere i quattro miliardi.

“Tuttavia – precisa Fitch – le perdite assicurate saranno molto inferiori, forse intorno al miliardo di dollari, a causa della scarsa copertura assicurativa nelle regioni colpite. La stragrande maggioranza delle perdite assicurate sarà coperta dalla riassicurazione, ma è probabile che l'importo ceduto sia insignificante nel contesto del mercato globale della riassicurazione, senza implicazioni per i rating dei riassicuratori”.

Fitch cita il Turkish Catastrophe Insurance Pool (Tcip), creato dopo il terremoto di Izmit del 1999 per coprire i danni causati dal terremoto agli edifici residenziali nelle aree urbane. Tuttavia, non copre le perdite umane, i sinistri di responsabilità civile o le perdite indirette, come l'interruzione dell’attività. Inoltre, la copertura assicurativa contro i terremoti è tecnicamente obbligatoria in Turchia, “ma molto spesso non viene applicata nella pratica”. Di conseguenza, molti immobili residenziali non sono assicurati, in particolare in molte delle aree colpite, dove i bassi redditi delle famiglie limitano l'accessibilità economica.

Secondo l’agenzia di rating, il Tcip è fortemente riassicurato. “Stimiamo che la torre di riassicurazione fornisca una protezione di poco più di due miliardi di dollari, a seguito dei rinnovi della riassicurazione del gennaio 2023, con un punto di attacco di circa 300 milioni di dollari”.

Per Fitch, è probabile che la copertura assicurativa nelle parti colpite della Siria sia altrettanto bassa, in particolare visti gli effetti economici della guerra civile del paese.

Ad ogni modo, fermo restando che “le perdite economiche sono difficili da stimare poiché la situazione è in evoluzione”, è probabile che la copertura assicurativa sia bassa nella maggior parte delle aree colpite dal terribile sisma: “si tratta prima di tutto di una tragedia umana, che ha causato diverse migliaia di morti e ha lasciato centinaia di migliaia di persone senza casa”, scrive Fitch.



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