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Dove sta andando la banca tradizionale

Un'analisi di Excellence Consulting spiega che l’impiego più capillare dell’intelligenza artificiale stia aprendo le porte anche in Italia alle speedboat bank

Dove sta andando la banca tradizionale
Le banche italiane stanno transitando dalla digital transformation alla digital coopetition, un processo che, come volano primario, ha l’intelligenza artificiale (AI). Secondo un panel di 700 clienti bancarizzati di diversa età intervistati da Excellence Consulting, solo il 20% degli over 30 e nessuno degli under 30 si ritiene soddisfatto dei servizi digitali della propria banca digitale.  Per l’implementazione di servizi finanziari innovativi, il 92% crede che l’intelligenza artificiale possa essere determinante, il 51% considera importante la costruzione di ecosistemi di servizi in partnership con altre fintech, mentre per il 25% sarà decisiva la tokenizzazione (trasformazione in blockchain, ndr) degli asset finanziari.

Secondo Excellence, "le banche tradizionali, a valle di un decennio di investimenti in digital transformation, si dichiarano spesso deluse dei risultati ottenuti, sovente tramite applicazioni digitali che simulano vecchi processi analogici". In Italia pesa anche che numerose banche condividono i loro sistemi di core banking gestiti da aziende consortili.
"La tendenza del top management, più che costruire la strategia digitale in partnership con i loro fornitori dei sistemi centrali, è lanciare nuove banche digitali appoggiandosi su piattaforme di mercato innovative e su di esse costruire il futuro puntando su applicazioni di core banking di nuova generazione, con l'obiettivo di convertire successivamente gli attuali sistemi legacy". Negli Usa questa tipologia di banche sono chiamate speedboat bank (speedboat significa letteralmente motoscafo). L’ offerta di questi operatorio, sviluppata inizialmente per servire una nicchia di clientela, successivamente può essere estesa a fette sempre più larghe di clientela, finché la nuova banca digitale diventa l’organizzazione prevalente all’interno dell’organizzazione della banca tradizionale.

Nel dettaglio della ricerca di Excellence Consulting, Dalla digital transformation alla digital coopetition, sebbene il 56,6% degli intervistati afferma che le banche digitali, a oggi, abbiano raggiunto un buon livello di digitalizzazione, solamente il 20% degli over 30 e nessuno degli under 30 si ritiene pienamente soddisfatto dai servizi digitali ricevuti. C’è quindi un margine di crescita e di intervento, in particolare circa la fascia di popolazione più giovane.

Da numerose analisi internazionali emerge l’importanza dell’intelligenza artificiale per tratteggiare le caratteristiche della banca digitale del terzo millennio. La ricerca di Excellence conferma tale tendenza: il 92% degli intervistati reputa l’AI determinante per l’implementazione di servizi finanziari innovativi. Non solo, per il 51% degli intervistati sarà molto importante anche che tali banche sappiano costruire modelli di offerta basati su ecosistemi di servizi che prevedano anche la partnership con altre fintech, mentre per il 25% sarà la tokenizzazione degli asset finanziari un ulteriore elemento chiave di innovazione su cui le banche digitali dovranno investire.

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