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Generali si conferma il primo gruppo assicurativo italiano per raccolta

La graduatoria annuale per gruppi di imprese stilata dall’Ania vede ancora una volta in testa il Leone di Trieste. Sul podio si conferma Intesa Sanpaolo Vita (seconda), mentre sale al terzo posto Allianz Spa

Generali si conferma il primo gruppo assicurativo italiano per raccolta
È Generali il leader assoluto della raccolta assicurativa italiana, conquistando ancora una volta la vetta della classifica generale dell’Ania che mostra i premi del lavoro diretto contabilizzati nei rami vita e danni, distinti per gruppo di imprese (secondo l’albo di Ivass) al 31 marzo 2022.

La graduatoria riferita a quanto successo nell’anno 2021 incorona ancora una volta il Leone di Trieste, stabilmente primo ormai da anni, con 29,7 miliardi di euro e un’incidenza di circa il 18% sul totale del mercato. L’acquisizione di Cattolica ha un riflesso immediato sul posizionamento dei Generali anche nelle classifiche per rami, dove il gruppo guidato da Philippe Donnet risulta in prima posizione sia nel comparto danni, sia in quello vita.

Al secondo posto troviamo ancora il gruppo Intesa Sanpaolo Vita, con una raccolta pari a 20,1 miliardi e un’incidenza del 12,4% del mercato, mentre a chiudere il podio è il gruppo Allianz Italia con 17,9 miliardi di raccolta e l’11,1% di quota di mercato, scalzando di una posizione Poste Vita, ora quarta, che ha raccolto 17,8 miliardi di euro e mantiene circa l’11% di quota di mercato.

Al quinto posto c’è, stabile, il gruppo Unipol, con 13,2 miliardi di raccolta e circa l’8% del mercato, seguito da Axa Italia (6,8 miliardi di premi), il gruppo assicurativo Mediolanum (6,4 miliardi), Bnp Paribas Cardif Vita (4,6 miliardi) e Crédit Agricole Assurance Italia (4,2 miliardi). Chiude la top ten Reale Group con 4,1 miliardi di premi.

LA CLASSIFICA PER RAMI

Come accennato, la leadership di Generali è ancora più evidente se si osserva la classifica per rami. Nel comparto danni il Leone di Trieste, con una quota di mercato del 20,7%, scalza dalla vetta il gruppo Unipol, secondo con il 20,1% di quota (e 7,8 miliardi di raccolta); chiude il podio Allianz con una quota del 12,39. Seguono Reale Group (6,1% del mercato), Axa Italia (5,1), Intesa Sanpaolo Vita (3,63%), Zurich (3,2%), Vittoria (3,2%), Groupama (2,4%) e Itas (1,9%).

Nei rami vita Generali (17,6% di quota di mercato) scalza dalla vetta Intesa Sanpaolo Vita, seconda con una quota di mercato del 15,2%. Al terzo posto, con una quota di mercato al 14,3%, c’è Poste Vita, seguida da Allianz Italia (10,6%) e Mediolanum (5,1%).

DISTRIBUZIONE, STABILE LA QUOTA DEGLI AGENTI

Per quanto riguarda la distribuzione, nei rami danni il mercato resta saldamente in mano agli agenti, che nel corso del 2021 hanno intermediato premi per 25 miliardi, con una quota di mercato del 74%, in linea con quella detenuta nel 2020. Al secondo posto troviamo i broker, con 3 miliardi di premi e una quota dell'8,9%. La vendita diretta è il terzo canale danni con una raccolta di 2,9 miliardi circa e una quota dell’8,8%. Seguono gli sportelli bancari, che intermediano circa 2,6 miliardi di premi (in crescita del 17,2% sull’anno precedente) e vedono aumentare la loro quota di mercato al 7,8% (dal 6,8% del 2020).

Ovviamente il discorso è diametralmente opposto per quanto riguarda i rami vita, dove gli sportelli bancari la fanno da padrone con 58,6 miliardi di premi intermediati e una quota del 55,4% del mercato, in diminuzione del 2,2% rispetto all’anno precedente. Al secondo posto troviamo gli agenti, con 15,9 miliardi di premi intermediati (in crescita del 6,6%) e un’incidenza del 15%; seguono i promotori finanziari (18 miliardi di premi, 17,9% del mercato), la vendita diretta (10,3 miliardi di raccolta e 9,7% di quota); chiudono i broker con 2,1 miliardi di premi intermediati e il 2% di quota di mercato.


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