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Generali, welfare aziendale più forte dopo il coronavirus

Secondo l'ultima edizione del Welfare Index Pmi, il settore esce rafforzato dalla pandemia: per la prima volta le imprese attive superano il 50%

Generali, welfare aziendale più forte dopo il coronavirus
Il fenomeno del welfare aziendale supera la prova del coronavirus. Secondo l'ultima edizione del Welfare Index Pmi, ricerca curata da Generali Italia con la partecipazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio, la pandemia di Covid-19 sembra infatti aver dato una spinta decisiva alla crescita e al rafforzamento di un settore che è uscito sorprendentemente più maturo dalla crisi sanitaria ed economica.
“In questo nuovo contesto del Covid-19, attraverso Welfare Index PMI, abbiamo osservato come le imprese hanno agito come soggetto sociale, oltre che economico e di mercato, per la loro diffusione nel territorio e per la vicinanza ai lavoratori e alle famiglie, dando vita a un nuovo welfare di sussidiarietà”, ha commentato Marco Sesana (nella foto), country manager e ceo Generali Italia e Global business lines.
Nel dettaglio della ricerca, per la prima volta le imprese attive nel welfare aziendale hanno superato la soglia del 50%, il 78,9% ha confermato le iniziative in corso e il 27,7% ne ha introdotte di nuove o potenziato quelle esistenti. Le maggiori aree di intervento sono state sicurezza, assistenza, sanità complementare, conciliazione e genitorialità, ossia elementi che, non a caso, sono stati toccati a vario titolo dall'emergenza coronavirus. Anche l'attenzione verso l'esterno del perimetro aziendale, in questo peculiare momento di crisi, è cresciuta: accanto alla fornitura di materiali informativi ai lavoratori (80% delle imprese) e l'attivazione di canali di supporto sanitario a distanza (12%), le aziende hanno infatti attuato iniziative aperte alla comunità esterna e sostenuto il lavoro del servizio sanitario nazionale (26,4%). Tutti elementi che sembrano aver dato una nuova centralità all'impresa all'interno della sua comunità: il 65% del campione, a tal proposito, ha affermato che contribuirà maggiormente alla sostenibilità del proprio territorio.
Infine, grazie a un'approfondita analisi dei bilanci aziendali condotta in collaborazione con Cerved, la ricerca ha rilevato una correlazione positiva fra adesione a strumenti di welfare aziendale e risultati economici: negli ultimi due anni la produttività delle imprese più attive hanno registrato una crescita di mercato del 6% contro una media di mercato del 2,1%.

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