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Sna: no al versamento diretto dei premi alla mandante

Il sindacato attacca la nuova norma che rischierebbe di disintermediare le agenzie e causerebbe notevoli danni economici

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Sna si oppone fortemente alla nuova norma, contenuta nei decreti approvati la scorsa settimana dal governo, che imporrebbe agli agenti e ai subagenti di versare i premi incassati direttamente sul conto della mandante. 

Si tratta di una modifica dell'articolo 117 del Codice delle assicurazioni, introdotta con il recepimento della direttiva europea sulla distribuzione assicurativa (Idd) e già approvata dal consiglio dei ministri. 
Secondo Sna, la norma permetterebbe alle imprese di "appropriarsi dell'incasso dei premi dei clienti, disintermediando le agenzie e privandole dei relativi flussi finanziari", si legge in una nota del sindacato.  

"Questa modifica legislativa - sostiene il presidente, Claudio Demozzi, - rappresenta un ultimo disperato tentativo delle compagnie, attuato tramite una strenua attività lobbistica, di privarci di una facoltà fondamentale per la nostra professione e per il nostro ruolo di intermediari. Ma è un tentativo che sicuramente non è passato inosservato". 

La norma, precisa il sindacato, costituirebbe anche un ostacolo al plurimandato e alla concorrenza, perché  
i plurimandatari "non possono certo versare un assegno consegnato dal cliente, contenente il pagamento di più polizze contratte con più compagnie, spezzettandolo in più parti per versarne i singoli pezzi sui conti delle mandanti".
Nei prossimi giorni, Sna valuterà "ulteriori azioni a difesa delle prerogative professionali degli agenti". 

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