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UnipolSai, gli agenti chiedono alla mandante di andare “oltre le buone intenzioni”

In una nota congiunta, i sette presidenti dei gaa auspicano di ricevere dalla compagnia, “immediati e tangibili riscontri” su diversi punti ancora da affrontare

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Oggi ha preso il via il road show 2017 di UnipolSai. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di presentare agli agenti quanto realizzato negli scorsi mesi, illustrando le azioni e gli obiettivi del prossimo futuro. In una nota sottoscritta in forma congiunta, i gruppi agenti della galassia UnipolSai sottolineano in modo particolare “l’importanza di un percorso di crescita e innovazione da realizzare insieme, agenti e compagnia. La nota è firmata in calce dai presidenti Enzo Sivori (Aau Associati), Jean François Mossino (Ga Sai), Nicola Picaro (Gaau), Fabrizio Chiodini (Ius), Fabrizio Rossi (Gal), Francesco Bovio (Magap) e Vittorio Giovetti (Galf). Buona parte di quanto viene presentato – si legge nel comunicato – è frutto di un confronto costruttivo e di un lavoro sinergico che l’azienda e le rappresentanze hanno portato avanti, a livello politico nel confronto con le presidenze (anche sul piano industriale) e a livello tecnico nelle varie commissioni”.
Tuttavia, se molta strada è stata fatta con esito positivo, altrettanta ne resta ancora da percorrere. Nella missiva, infatti, viene affermato che “malgrado le buone intenzioni e l’impegno delle parti, i risultati non possono al momento considerarsi definitivi”. In particolare, alcuni accordi, come quello relativo alla cosiddetta multicanalità integrata, devono ancora essere affrontati, mentre su altri le posizioni sono ancora molto distanti, come nel caso del nuovo Patto UnipolSai, o del nodo “competitività e sostenibilità del business dell’impresa-agenzia”.

I nodi ancora da sciogliere

Secondo i presidenti dei diversi gaa, “per il progetto di vendita in mobilità non si è al momento raggiunto un accordo politico. La migrazione del prodotto auto – affermano – così come tecnicamente prospettata nell’ultimo incontro di commissione, non può essere accettata, nell’interesse sistemico”, e anche lo stesso Accordo dati, “che ci ha visto pervenire a principi e linee guida condivise”, deve ancora essere perfezionato e sottoscritto.
Pertanto, sottolinea la nota, “è importante ritenere che in questo momento nessuna intesa stabile è stata raggiunta”, nemmeno per gli istituti economici scaduti lo scorso 31 dicembre 2016. E anche sul piano della relazione i presidenti delle rappresentanze ritengono “indispensabile evitare gravi errori, quale quello commesso con il rilascio del front-end auto, senza aver ottemperato a un ulteriore confronto con la commissione tecnica”.
Il Patto UnipolSai, sostengono gli intermediari, “esclude per principio l’ipotesi che la compagnia possa seguire strade autonome senza la necessaria condivisione con le rappresentanze agenziali, sia in relazione alla parte strategica che a quella operativa”. I gruppi agenti informeranno gli associati nel momento in cui i nuovi progetti promossi dalla compagnia saranno totalmente condivisi.
Le rappresentanze degli agenti UnipolSai “credono ancora nei valori fondanti del Patto e di una relazione industriale vincente sul mercato”, e auspicano un approccio e un atteggiamento “più coerente da talune direzioni dell’azienda. La situazione di crescente difficoltà e insoddisfazione delle agenzie – sottolineano – non consente dilazioni; al contrario sono necessari immediati e tangibili riscontri che infondano fiducia e desiderio di continuare ad investire in un progetto che si possa definire veramente condiviso”.

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