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Roberto Salvi fa causa allo Sna

Nella newsletter del sindacato sarebbero riportate notizie false e lesive per il Gaat e per lo stesso presidente

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Il presidente del gruppo agenti Toro, Roberto Salvi, fa causa allo Sna. La ragione è il contenuto della newsletter Sna di ieri, 4 marzo, nella quale viene riportato il numero uno del Gaat ha proposto ai presidenti dei gruppi agenti di finanziare un nuovo studio attuariale per il salvataggio del Fondo pensione, da contrapporre a quello del cda: proposta bocciata quasi all’unanimità.    
"Roberto Salvi - si legge in un comunicato del presidente del Gaat - in considerazione del fatto che tale notizia è falsa e che peraltro non è stata smentita, ormai esasperato dai continui attacchi dello Sna sia alla sua persona sia al suo gruppo agenti, ha annunciato di voler rimettere la questione alla magistratura affinché accerti la falsità delle notizie diffuse".
Sempre nella newsletter, si legge che, a quanto sembra, "il gruppo agenti Toro abbia speso oltre 20 mila euro per gli studi commissionati a esperti; una cifra notevole, che ha fatto nascere degli interrogativi circa la rispondenza dell’iniziativa agli scopi statutari del gruppo agenti Toro". 
“Non è accettabile - ha aggiunto Salvi - che si getti discredito sul buon nome, la storia, l’indipendenza e la credibilità del Gaat”. 

La decisione di Salvi segue la lettera di ieri, 4 marzo, ai presidenti dei gruppi agenti, in cui il presidente del Gaat sottolineava il timore che riguardo al salvataggio del Fondo pensione agenti, si possano prendere all’interno dello Sna “decisioni verticistiche, demagogiche, non sufficientemente supportate da elementi tecnici e oggettivi”. Il rischio, lamentava, è che le eventuali scelte politiche, prese per salvaguardare gli agenti vicini alla pensione, vadano a discapito di altri colleghi intermediari. “Questo – continuava Salvi nella lettera –, oltre a poter essere illegittimo, potrebbe generare l’uscita dal fondo di tanti (quelli della fascia d’età intermedia) alla ricerca di altre soluzioni, generando un conseguente futuro ulteriore problema di sostenibilità di Fonage”.  

Un secondo pilastro su cui poggia la critica di Salvi è la posizione del presidente del sindacato, Claudio Demozzi, che nel comitato gruppi Sna di lunedì scorso, 2 marzo, ha professato ottimismo, sottolineando il carattere politico dell’operazione sul fondo. “Propongo, quindi, al momento – scriveva Salvi – di sospendere la formalizzazione dell’incarico allo Studio Crenca & Associati (che aveva eseguito una perizia sul salvataggio del fondo, ndr), mantenendo vivo il nostro sodalizio in attesa degli sviluppi, per poter prontamente intervenire se e quando opportuno”.


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