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Gruppi agenti, è il momento di un confronto costruttivo

Considerati i commenti di Sna e Unapass al documento del 30 maggio, i dodici presidenti firmatari chiedono ora l'avvio di una nuova fase di aggregazione della categoria

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I dodici presidenti di gruppo dissidenti sono pronti a un incontro solerte" con i rappresentanti di Sna e Unapass per procedere "entro l'anno all'unificazione della categoria". Stavolta i rappresentanti degli intermediari di Generali, Allianz Lloyd Adriatico, Augusta, Axa Italia, Aviva, Carige, Cattolica, Italiana Assicurazioni, Itas, Milano Assicurazioni, Vittoria e Zurich, che avevano firmato il documento del 30 maggio in cui annunciavano la volontà di creare un nuovo soggetto sindacale, con un'ultima lettera aperta "prendono atto, con soddisfazione, che la loro iniziativa ha stimolato la categoria a iniziare a riflettere concretamente sulle problematiche che la riguardano e a discuterle nel merito".

E' dopo la sortita dei dodici che sia Sna sia Unapass hanno preso in considerazione la possibilità di dare una sterzata, e di parlare seriamente della riunificazione della categoria già entro l'anno. Un'iniziativa che vede coinvolti quindi i gruppi agenti, che si sentono perciò "parte fondamentale e imprescindibile di questa auspicata svolta".

Nel nuovo documento i dodici presidenti di gruppo plaudono al cambio di linea, quantomeno nel dibattito interno, e osservano che "finalmente, la priorità non è la proposizione del plurimandato, quale panacea di tutti i problemi degli agenti, né della diminuzione dei costi e oneri amministrativi a carico delle agenzie, né come soluzione prospettica atta a svilupparne la loro presenza nel mercato assicurativo italiano". Questa nuova prospettiva, che sembra aver trovato uno sbocco nel confronto con i sindacati tradizionali risponderebbe, alle più stringenti necessità del momento, che sono rappresentate, in primis, dalla creazione di un'associazione realmente rappresentativa, capace di "occuparsi di più e meglio dei contingenti problemi degli agenti di assicurazione" e di "confrontarsi con determinazione e serenità con l'Ania, con i rappresentanti politici e le istituzioni pubbliche, compreso l'Istituto di Vigilanza".

Anche dall'ultimo documento però traspare un certo scontento verso l'atteggiamento iniziale dello Sna, che aveva definito l'iniziativa dei dodici presidenti "antisindacale" e "strumentale". Nella nuova lettera si parla di "stupore" verso la mancanza di "autocritica" dei vertici dello Sna, mentre si apprezza l'apertura più convinta mostrata da Unapass.

Siamo comunque probabilmente di fronte al primo passo concludono i dodici, verso "quella unificazione che i sindacati di categoria decantano di voler perseguire da più di dieci anni".

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