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Ridurre le commissioni, per incentivare i pagamenti elettronici

Appello dell'Uea al Governo: i costi di transazione pesano troppo sugli intermediari

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Il refrain è ormai noto, in Italia si usano troppo i contanti, anche per pagamenti di importi rilevanti, mentre i vantaggi derivanti dalla limitazione di questa pratica sarebbero notevoli, e ampiamente sperimentati: minori rischi di rapina e furti, di assegni scoperti" o "post-datati" e di smarrimento, oltre all'immediato accreditamento delle somme sul conto corrente. Se pensiamo al caso specifico di un'agenzia assicurativa, la dotazione di Pos, anche portatili, sarebbe inoltre un elemento di positiva modernizzazione - oltre che un ulteriore servizio fornito alla clientela - che concorre all'evoluzione futura del paese stando al passo con le trasformazioni del mercato.

Questi dunque gli innegabili vantaggi, ma come rilevato da Uea, è necessario che questo cambiamento non di traduca in un gravame insostenibile per gli intermediari. Nello specifico, l'Unione europea assicuratori, già a seguito del primo decreto sulle liberalizzazioni in cui si imponevano i pagamenti tramite strumenti elettronici, aveva sollecitato l'esecutivo affinché si procedesse contestualmente ad abbattere le commissioni sulle transazioni. E proprio su questo punto aveva raccolto "un preciso e pubblico impegno del Governo a dar risposta al rilievo tramite l'approfondimento richiesto a Banca d'Italia", tuttavia precisano oggi da Uea "siamo ancora in attesa dell'esito".

Tanto più ora che il nuovo decreto sulla crescita prevede per le attività del commercio e dei servizi che qualsiasi pagamento sopra i 50 euro - ferme restando le limitazioni all'uso del contante attualmente in vigore - possa essere effettuato, su richiesta del cliente o dell'assicurato, attraverso strumenti elettronici. Ma la diffusione di queste modalità di pagamento alternative ai contanti - sottolinea Uea - sono state finora impedite dal fatto che "l'aumento dei volumi, con i tassi praticati normalmente dai gestori dei circuiti di pagamento tramite Pos, determina un costo di transazione particolarmente oneroso per gli incassi dei premi Rc auto". Infatti, si legge in una nota dell'Unione, nell'ipotesi che il tasso praticato sia dello 0,55% sul transato, per una rata Rc auto di 1000 euro - per altro già gravata da 260 euro di tasse - si avrà un costo pari a 6,93 euro, "se poi pensiamo che su 1000 euro netti di premio la provvigione può variare da 70 a 100 euro, si ha un'incidenza sulle provvigioni da un 9,9% ad un 6,93%".

Sul tema il Ministro per lo sviluppo economico Corrado Passera ha recentemente assicurato che il provvedimento varato dal Governo promuoverà una diffusione del pagamento elettronico "tollerabile in termini di costi". A questa promessa replica il presidente Uea Filippo Gariglio auspicando in tempi rapidi una soluzione "che consenta di sfruttare i vantaggi dell'innovazione senza introdurre ulteriori gravami per una categoria, quella degli agenti assicurativi, che negli ultimi anni ha visto aumentare esponenzialmente adempimenti e oneri".

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