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Il caso Eurovita, convegno Confconsumatori e Sna a Parma

Si svolgerà il prossimo 27 giugno un confronto tra agenti, avvocati e commercialisti dedicato agli assicurati della compagnia commissariata

Il caso Eurovita, convegno Confconsumatori e Sna a Parma
Da febbraio oltre 350mila risparmiatori si trovano nella situazione di non poter disporre del proprio denaro, accantonato in 413mila polizze emesse da Eurovita, compagnia che come noto è attualmente commissariata, per un importo complessivo di 15,3 miliardi di euro, a causa della sospensione temporanea dei riscatti disposta dall’istituto di vigilanza. Della situazione riguardante la compagnia, ma soprattutto delle preoccupazioni di coloro che in quelle polizze hanno investito i propri risparmi, si parlerà in un incontro organizzato da Confonsumatori e Sna il prossimo martedì 27 giugno, presso l’Hotel San Marco & Formula Club di Ponte Taro (Parma). Per l’occasione saranno chiamati a raccolta i diversi attori in gioco (consumatori, agenti, avvocati e commercialisti) per partecipare a quello che viene presentato come un “seminario formativo” che avrà l'obiettivo di “ricostruire lo scenario attuale, di prevedere le conseguenze future derivanti dall'effetto domino e di mettere i professionisti nelle condizioni di garantire ai clienti di muoversi con consapevolezza nel mercato assicurativo”, si legge in una nota di Confconsumatori e Sna.

I partecipanti potranno registrarsi a partire dalle ore 14. Dopo i saluti istituzionali, si terrà una prima sessione formativa sul tema “Polizze rami I e ramo III, peculiarità e differenze” e a seguire, nella seconda sessione, verrà affrontata la “Disciplina del collocamento delle polizze ramo I e ramo III da parte dell'intermediario assicurativo”. Chiuderà il seminario formativo la tavola rotonda intitolata “Eurovita: scenari e tutele per gli assicurati-investitori. I riflessi giuridici per i collocatori”.

Secondo l’avvocato Marco Festelli, presidente nazionale di Confconsumatori, quello di Eurovita “rappresenta un caso nefasto di crisi di una compagnia vita, ed è inoltre il primo caso in cui il diritto ai riscatti è stato sospeso su ordine di Ivass. È fondamentale – aggiunge – comprendere a fondo il fenomeno, studiarlo per determinare ciò che non è andato e per tutelare al meglio le 400mila famiglie di consumatori italiani coinvolte. Inoltre, risulta necessario fornire informazioni corrette ai risparmiatori assicurati e sollecitare le istituzioni affinché migliorino gli strumenti di tutela, anche attraverso dei correttivi legislativi”.

Il presidente dello Sna, Claudio Demozzi, ha sottolineato che nel caso Eurovita “non sono coinvolti agenti di assicurazione essendosi trattato di una collocazione esclusivamente bancaria”, e ha affermato che questa vicenda “conferma in modo inquietante i limiti del sistema assicurativo nella tutela degli interessi di cui sono portatori i sottoscrittori di polizze utilizzate nell'investimento dei propri risparmi. La sospensione temporanea dei riscatti fino alla fine di giugno e il ritardo nella soluzione della vertenza rischiano inoltre di generare una pericolosa quanto generalizzata diffidenza verso il ramo vita che rimane lo strumento più efficace in mano agli agenti professionisti per la costruzione del futuro pensionistico dei propri clienti”.


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