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Tripla A e gestione del credito commerciale

Tripla A e gestione del credito commerciale hp_vert_img
Oltre 24mila aziende nel nostro Paese vantano una situazione finanziaria solida e a basso rischio default, con rating da tripla A, dimostrando così di saper fronteggiare la crisi a testa alta. I dati dell'indagine realizzata dal Crif business default index su 100.000 imprese non finanziarie, con oltre 5 milioni di fatturato, disegnano uno scenario tranquillizzante soprattutto per le realtà industriali, seguite dalle utility, mentre in coda troviamo l'edilizia e i servizi. 

Il rating è oggi più che mai un indice discriminante, anche per le Pmi, per potersi qualificare meglio sui mercati. Ma tale distinzione sembra essere sempre più connessa alla capacità di gestire il rischio di credito, considerando anche che la domanda di credito da parte delle imprese è cresciuta, nei primi sei mesi del 2012, del 4,7%. Non stupisce quindi che in crescita sia anche l'attenzione ai tempi di pagamento e al credito commerciale. 

Negli ultimi anni le aziende hanno dovuto investire molto in procedure e strumenti capaci di individuare con tempestività i segnali di deterioramento dell'affidabilità dei propri partner, monitorando costantemente il proprio portafoglio clienti. In questo contesto, centrale risulta il ruolo del settore assicurativo e delle proprie reti distributive, che dovranno continuare a sostenere le aziende clienti. Che nel tempo, con il prolungarsi delle difficoltà, dovranno essere necessariamente rafforzare la capacità di misurare e valutare con rigore scenari complessi.

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