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Verso il finale di una legislatura

Verso il finale di una legislatura hp_vert_img
Risale a qualche tempo fa una notizia che mi aveva colpita per il suo messaggio positivo, carico di ottimismo verso una situazione che sembrava persa, senza alcuna possibilità di svolta, e che invece si è capovolta regalando a quanti avevano contribuito al cambiamento una nuova vita e nuove prospettive.
Immaginate una scuola elementare del Sud, fatiscente e colpita dalla mafia, dal degrado, dalla corruzione e dall'incapacità di gestione. Insomma, senza futuro. Immaginate una scuola che, con grande dignità e con il poco che possedeva, oggi è riuscita a rimettersi in sesto, a ripulirsi e a ripartire con efficienza. Una scuola che, solo per fare un esempio, è riuscita a trasformare i resti di banchi e sedie, una volta accatastati in un cumulo di rifiuti, in oggetti d'arredo o quadri, dipinti e rinati dalla creatività dei bambini e degli insegnanti. 

Chissà perché proprio le vicende di questo fine settimana, tra interventi di vecchi presidenti del consiglio, manovre elettorali e dimissioni annunciate, mi hanno ricordato questa storia. Che favola non è, ma realtà concreta. Chissà perché mi è venuto in mente che in quella scuola forse non sono cambiate solo le persone. Ma, certamente, è cambiato l'atteggiamento verso una condizione di discesa" e di precarietà inarrestabile.
Sono cambiati gli occhi, i punti di vista e la forza di volontà. Quello che servirebbe, insomma, con senso di responsabilità e consapevolezza, a tutti, ma proprio tutti, gli italiani in questo finale di legislatura.

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