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Poste Vita, nel 2018 vola l’utile netto che supera il miliardo di euro

La branch assicurativa del gruppo ha chiuso l’anno con ricavi per circa 1,4 miliardi. Cresce il segmento danni: +35%

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Poste Vita ha chiuso il 2018 con ricavi pari a 1,470 miliardi di euro, in aumento dell’1% sul 2017. Vola l’utile netto, che fa un notevole balzo in avanti (+83%) e arriva a superare la soglia del miliardo di euro (per l’esattezza: 1.001 milioni), con un effetto positivo da Dta pari a 385 milioni e in linea con l’obiettivo per l’anno. Una significativa crescita la mette a segno il ramo danni, che registra un +35% rispetto al 2017, a 135 milioni di euro, “in linea con il processo di diversificazione in corso dell’offerta assicurativa del gruppo”, spiega una nota di Poste. Il risultato operativo 2018 risulta pari a 866 milioni, “superando l'obiettivo del piano Deliver 2022”. La raccolta netta ammonta a più di 5,7 miliardi, grazie al contributo positivo di tutti i prodotti. In particolare, la nota di Poste cita “la raccolta per i prodotti unit linked e multi asset” che ha raggiunto 1,3 miliardi. “La raccolta positiva – osserva la nota – ha più che compensato la performance di mercato, portando le riserve tecniche nette a più di 125 miliardi di euro”. Quando alla solvibilità, a fine dicembre 2018, il Solvency II ratio di Poste Vita risultava pari al 211%, “grazie alle tendenze positive del mercato e ad efficaci attività di gestione del capitale nonché all’impatto positivo di Dta non ricorrenti per un importo pari a 385 milioni di euro nel quarto trimestre del 2018”.
Rispondendo a una domanda nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risultati, l’amministratore delegato del gruppo, Matteo Del Fante (nella foto), ha detto che per quanto riguarda l’Rc auto, Poste “sta lavorando a dei progetti pilota e, per il momento, non è ancora stato scelto un partner specifico”. Quanto alle aspettative di ricavi da questo segmento, Del Fante ha precisato che il gruppo non ha “nessun tipo di obiettivo nel budget 2019. Abbiamo avviato alcune consultazioni col mercato l’anno scorso, per offrire eventualmente questo tipo di prodotto nella nostra rete nel corso del 2020, stiamo lavorando per alcuni progetti pilota focalizzati per capire fattibilità della distribuzione del prodotto”.

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