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Generali guarda all’Asia

In un’intervista a un quotidiano di Hong Kong, il group ceo Donnet rivela l’interesse del Leone per partnership e acquisizioni. E intanto il bond subordinato fa il pieno: richieste per 13 volte l'offerta

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Il gruppo Generali inizia a scoprire le carte su come potrebbe investire quel tesoretto pari a 3-4 miliardi di euro da investire per la crescita, come annunciato nel corso dell’ultimo Investor Day. In un’intervista rilasciata al South China Morning Post, il principale quotidiano di lingua inglese di Hong Kong, il group ceo Philippe Donnet ha rivelato che il gruppo è aperto a una serie di potenziali acquisizioni, tra cui un player bancassicurativo in Asia, un assicuratore danni in Europa centro-orientale o una compagnia specializzata nel settore salute, precisando però su quest’ultimo punto che “l’acquisto di un importante player di assicurazione sanitaria avverrà solo a un buon prezzo”. Donnet ha sottolineato che “sicuramente, ora siamo compratori perché abbiamo i soldi e perché questo è un buon modo per far crescere il gruppo”. Secondo il group ceo, il Leone di Triese sta crescendo rapidamente, “ma saremo molto opportunisti nel catturare tutte le opportunità di crescita che possiamo acquisire a prezzi ragionevoli perché siamo persone disciplinate e non vogliamo pagare prezzi stupidi. Per me – ha aggiunto Donnet – ciò che è importante è crescere. Preferisco avere il 50 per cento di un’azienda in crescita e in esecuzione che avere il 100 per cento di un'azienda piccola, non in crescita e senza risultati”.
Secondo il ceo di Generali "è troppo facile [pagare troppo], ma la fine della storia è sempre sbagliata quando lo fai. Stiamo lavorando per il futuro. Stiamo lavorando per la prossima generazione, ma tutto ciò che facciamo deve essere sostenibile ".
Parte della strategia di crescita di Generali in Asia è costruita attorno all'acquisizione di clienti attraverso partnership con player non assicuratori, come il retailer Future Group in India; il retailer alimentare tailandese Central Group; e California Fitness & Yoga Centers in Vietnam.

Il bond subordinato fa il pieno, richieste per 13 volte l'offerta

Intanto il bond emesso da Generali ha fatto il pieno, con richieste pari a 13 volte l’ammontare offerto. In particolare il gruppo ha emesso bond subordinati formato bullet con scadenza decennale per un importo complessivo di 500 milioni, rivolta a investitori istituzionali, con un rendimento inizialmente annunciato al 4,625%. Generali ha ricevuto richieste da circa 450 investitori per un totale di oltre 6,5 miliardi, 13 volte rispetto all'ammontare offerto. Alla luce dell'alta domanda, il rendimento dei titoli è stato abbassato al livello finale del 3,875%, il coupon più basso mai pagato dal gruppo su una emissione subordinata. L'emissione, che rappresenta uno strumento di capitale regolamentare di tipo tier 2, è finalizzata al rifinanziamento parziale di 750 milioni di debito subordinato con prima data call nel 2019, rimborso anticipato che, ai sensi di legge, ha ottenuto la preventiva autorizzazione da parte dell’Ivass. L’emissione ha raccolto un forte interesse da parte degli investitori esteri, che hanno rappresentato circa il 92% degli ordini collocati, a conferma del profilo internazionale del gruppo.

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