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Lloyd's: rosso da 2,3 miliardi di euro

Pesa l'impatto delle catastrofi naturali: il gruppo in perdita per la prima volta in sei anni

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“Uno degli anni più costosi della passata decade a causa delle catastrofi naturali”. Inizia così, senza troppi giri di parole, la nota diffusa oggi dai Lloyd’s per comunicare i risultati raggiunti nel 2017: dopo l’utile lordo a 2,5 miliardi di euro del 2016, nell’anno appena concluso il gruppo assicurativo londinese ha fatto registrare una perdita lorda aggregata di 2,3 miliardi di euro. 
Alla base del risultato, come già accennato, ci sarebbero “la frequenza e la portata dei disastri che hanno colpito varie parti del mondo nella seconda metà del 2017”: la combinazione dei vari Harvey, Irma e Maria, uniti al devastante terremoto in Messico, avrebbero dato origine a sinistri che sono costati 5,1 miliardi di euro al mercato dei Lloyd’s, raddoppiando le masse trasferite rispetto all’anno precedente. Questi sinistri avrebbero generato una perdita tecnica pari a 3,9 miliardi di euro, traducendosi in un combined ratio del 114%. Complessivamente, nel 2017 i Lloyd’s hanno pagato sinistri per 20,9 miliardi di euro al lordo della riassicurazione.
“Il 2017 è stato un anno eccezionalmente impegnativo per il mercato, caratterizzato da  condizioni di mercato difficili e dalle pesanti conseguenze derivanti dalle catastrofi naturali”, ha commentato Inga Beale, ceo del gruppo assicurativo londinese. “Questi fattori – ha aggiunto – hanno portato, per la prima volta in sei anni, alla perdita dei Lloyd’s”.

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