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Axa, primo trimestre 2017 sotto le attese

Il gruppo, che si prepara a quotare le attività vita statunitensi, conferma comunque gli obiettivi di una crescita media del risultato operativo per azione tra il 3-7% nel periodo 2015-2020

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Axa ha realizzato nel primo trimestre 2017 una raccolta pari a 31,6 miliardi di euro, in calo dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2016 (31,7 miliardi). Il dato è inferiore al consensus degli analisti che si attendevano un giro d'affari di 32,6 miliardi. Il settore vita ha registrato premi per 17,1 miliardi, in flessione dell'1,4%, mentre il ramo danni è risultato in progressione a 13,4 miliardi (+1,2%). Bene i ricavi dal risparmio gestito, pari a un miliardo (+8,6%). Il colosso francese ha sofferto un po' nel mercato dei prodotti tradizionali vita, dove la raccolta netta è stata negativa per 1,1 miliardi. A livello patrimoniale, il Solvency II ratio al 31 marzo è pari al 196%.  

Axa conferma comunque gli obiettivi di una crescita media del risultato operativo per azione tra il 3-7% nel periodo 2015-2020, Solvency ratio II tra 170% e 230% e un Roe operativo tra il 12% e il 14%. 
Il gruppo ha annunciato anche la prossima quotazione a Wall Street delle sue attività statunitensi: una quota di minoranza degli asset Usa confluirà quindi in un'istituzione finanziaria in cui saranno riunite le attività vita, risparmio, previdenza e la partecipazione di Axa in Alliance Bernstein. L'operazione è prevista per il primo semestre 2018. 

In Italia, la raccolta premi nel vita è stata pari a 747 milioni di euro, in calo del 35% rispetto al primo trimestre 2016 e anche rispetto ai 758 milioni del quarto trimestre 2016. Il ramo danni è invece cresciuto del 6% a 392 milioni, ma in contrazione rispetto al trimestre precedente (463 milioni). 

In foto: Thomas Buberl, ceo di Axa

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