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Finsoe, ok allo scioglimento

La cassaforte delle coop si scioglie per accorciare la catena di comando di Unipol

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Il cda di Finsoe ha dato mandato al presidente Adriano Turrini di avviare il processo di scioglimento della holding che controlla il gruppo Unipol. Il programma prevede di completare l’operazione nel corso del 2017, dopo aver ottenuto le autorizzazioni da parte delle Autorità competenti. 
Il veicolo, che controlla Unipol al 31,4%, ha tra i principali azionisti Coop Alleanza 3.0, frutto della fusione avvenuta tra le mega cooperative Coop Adriatica, Coop Estense e Consumatori Nord Est, che ne detiene il 34,4%, e la holding Holmo che ha il 23,5% del capitale. 

L’operazione era stata annunciata nel dicembre 2014 con lo scopo di semplificare la catena di controllo e attribuire direttamente alle coop una quota diretta in Unipol. Tra gli ostacoli principali allo scioglimento della cassaforte, c’era il debito di Coop Alleanza 3.0 e di Holmo. Per esempio, una delle questioni era il rifinanziamento del debito di Holmo, pari a circa 190 milioni di euro: l’obiettivo di Unipol sarebbe quello di prolungare la scadenza e rivedere i costi con il Monte dei Paschi di Siena e Carige. 
Dopo l’emissione obbligazionaria del 2014 di Finsoe, mancavano circa 100 milioni per chiudere tutte le posizioni, prima di giungere allo scioglimento.  

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