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Accordo tra Unipol e Unhcr per i rifugiati siriani

La compagnia coprirà i costi sanitari dei richiedenti asilo in Libano

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Il gruppo Unipol fornirà una copertura dal 75% al 90% dei costi di ospedalizzazione e dei trattamenti sanitari dei rifugiati siriani in Libano attraverso la rete ospedaliera con la quale l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha accordi. 

È questa una parte del contenuto dell’intesa stipulata tra il gruppo italiano e l’Unhcr, in occasione della tre giorni (19-21 settembre) del meeting annuale della Clinton Global Initiative, tenutasi a New York. La collaborazione comprende anche una serie d’iniziative di sensibilizzazione rivolte a dipendenti, collaboratori e clienti che potranno contribuire al programma con una donazione volontaria. L’accordo, della durata di due anni, consentirà di fornire interventi ospedalieri salvavita e di emergenza, compresi parti naturali e cesarei.  

"Unipol – ha detto l’ad del gruppo, Carlo Cimbri, – ha deciso di offrire il proprio supporto a chi, direttamente nei Paesi vicini ai luoghi di crisi che alimentano i flussi migratori, si impegna a fornire risposte, protezione e assistenza nonostante la scarsità di mezzi a disposizione". Il Libano è il Paese con la più alta concentrazione di rifugiati pro capite al mondo: oltre un milione di persone a fronte di una popolazione di circa quattro milioni di abitanti.

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👥 Carlo cimbri,

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