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Busta arancione, l’Alleanza complementare con l’Inps

Alleanza Assicurazioni lancia un progetto di consulenza previdenziale gratuita per rispondere

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“Ovunque c’è un campanile, lì saranno presenti anche i consulenti di Alleanza Assicurazioni”. Potendo contare su una diffusione capillare sul territorio nazionale della propria rete, con circa 15.000 collaboratori a servizio di quasi 2 milioni di utenti, la società del gruppo Generali ha deciso di intraprendere quello che Marco Oddone, responsabile marketing & distribution, ha definito “una sorta di servizio sociale rivolto a tutti i cittadini e non solo ai propri clienti”. Con questo spirito è nato il progetto Alleati per la Previdenza, apri con noi la busta arancione: si tratta di un’iniziativa gratuita di consulenza previdenziale, lanciata a inizio giugno, da parte di Alleanza, che è stata presentata ieri presso la sede milanese della compagnia. Il progetto durerà fino alla fine dell’anno e coinvolgerà tutte le agenzie e i punti operativi della società: l’obiettivo dichiarato è raggiungere una vasta platea, nell’ordine di centinaia di migliaia di utenti.  

Rispondere alle domande dei cittadini 
Lo scopo primario dell’iniziativa è rispondere alle domande che i cittadini si pongono sulla propria busta arancione dell’Inps. Alla definizione della pensione, infatti, concorrono molti fattori che riguardano la vita del contribuente. Tra queste: l’età in cui si decide di interrompere l’attività lavorativa dopo aver conseguito i requisiti minimi di pensione, il livello e l’andamento delle retribuzioni, e la continuità dei versamenti contributivi. Tuttavia, a giudicare dal principale parametro preso in considerazione per il calcolo della pensione, che ipotizza una crescita del Prodotto interno lordo ad un tasso dell'1,5%, le stime prospettate dal sito dell'Inps sembrano tropo ottimistiche, soprattutto per i più giovani, rispetto all’attuale scenario macroeconomico. Questi parametri, però, spesso sfuggono a buona parte della cittadinanza. Ecco perché su tutto il territorio nazionale gli esperti di Alleanza saranno presenti con infopoint dedicati e con iniziative informative straordinarie curate dalle agenzie. Inoltre, affiancheranno diverse associazioni di categoria durante incontri tematici sulla previdenza con corner per la lettura gratuita della propria situazione previdenziale, un check-up previdenziale individuale e una consulenza personalizzata. L’iniziativa si propone così di essere complementare alla busta arancione dell’Inps che, sebbene sia uno strumento utilissimo, si presta a interpretazioni che potrebbero risultare non propriamente rispondenti alla realtà al momento del calcolo vero e proprio. L’ausilio dei consulenti va in questa direzione: a partire dalla simulazione dell’Inps, fornire indicazioni e parametri che rispecchiano la vita reale del cittadino, contemplando anche eventuali gap contributivi nell’arco della carriera lavorativa.

Informare per colmare il gap previdenziale 
Alla fine del 2015 le adesioni alla previdenza complementare sono state circa 7,2 milioni. La crescita nell’anno è stata del 12%, con l’incremento maggiore, pari al 24,4%, che si è registrato nel mercato dei fondi pensioni negoziali (da imputare in maniera preponderante al settore edile). Facendo una media, secondo i recenti dati Covip, solo 1 occupato su tre ha aderito a una forma di previdenza complementare. Ne deriva che il gap previdenziale resta ancora elevato. In quest’ottica, secondo il responsabile della rete, Ezio Peroni, “Alleanza risponde ai cittadini, mettendo in campo la propria competenza ed esperienza in ambito di consulenza previdenziale per sensibilizzare e informare tutti i cittadini sull’importanza della corretta conoscenza del proprio futuro pensionistico, e per poter agire per tempo con eventuali azioni correttive”. L’impegno attivo sul territorio è finalizzato a creare consapevolezza “su un tema particolarmente sensibile e rilevante per tutta la comunità”, ha rimarcato ancora Oddone, proseguendo “con questa iniziativa mettiamo a disposizione di tutti i cittadini la nostra competenza e professionalità con l’obiettivo di creare la corretta conoscenza e responsabilità riguardo al proprio futuro pensionistico, individuando le migliori soluzioni a copertura del fabbisogno previdenziale”. In definitiva, oggi più che mai, risulta centrale colmare il gap culturale, che ancora mostrano i risparmiatori italiani, e le lacune progettuali del sistema pubblico in materia di previdenza: la busta arancione rappresenta sicuramente il primo passo in quest’ottica, mentre il progetto di Alleanza punta a sensibilizzare ulteriormente i cittadini su questi temi. 

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