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Dieselgate, Allianz pensa di chiedere i danni a Volkswagen

Lo scandalo sul software per truccare i dati relativi alle emissioni in oltre 11 milioni di motori diesel provocò crollo in Borsa del colosso assicurativo

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Nelle sedute immediatamente successive alle rivelazioni sul Dieselgate, innescato dallo scandalo sulle emissioni di Volkswagen, Allianz ha patito un crollo del titolo in Borsa. Per questa ragione ora il colosso assicurativo sta valutando l’ipotesi di intentare una causa per danni nei confronti della società automobilistica tedesca. L’eventuale citazione in giudizio, come confermato dallo stesso braccio operativo di asset management, Allianz Global Investors, andrebbe a tutela e “nell’interesse degli investitori”. L’indiscrezione è emersa a margine del meeting dell’altro ieri, a Wolfsburg, cui hanno partecipato oltre 20 mila dipendenti della Volkswagen: al centro dell’agenda dei lavoratori, le preoccupazioni per il proprio futuro dopo lo scandalo sul software per truccare i dati relativi alle emissioni in oltre 11 milioni di motori diesel. Intanto è salito a 17 il numero degli indagati, rispetto ai sei delle prime fasi dell’inchiesta, che fanno parte “dell’entourage di Volkswagen in senso lato” e dovranno rispondere, tra le altre accuse, di frode e violazioni contro la legge sulla concorrenza. Anche se dalla magistratura è trapelato che tra i sospettati non figurerebbe alcun membro attuale o passato del consiglio di amministrazione.

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