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Axa, utile netto 2015 a 5,6 miliardi di euro

Il risultato operativo a 5,57 miliardi rappresenta il dato migliore della storia della compagnia. Il cda fissa la nuova guidance sul dividendo, con un payout al 47%. Il ceo, Henri de Castries, rinnova la fiducia ai vertici di Mps e guarda all'Italia per possibili sviluppi di business

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Axa realizza un utile netto pari a 5,6 miliardi di euro nel 2015, in aumento del 3% a cambio invariato rispetto al 2014. Praticamente la stessa cifra (5,57 miliardi) è il dato del risultato operativo che raggiunge il livello più alto mai toccato e permette al cda di proporre un dividendo di 1,10 euro per azione, con un incremento del 16% rispetto allo scorso anno, per un payout ratio del 47%: il dato fissa la nuova guidance del gruppo. 
I numeri sono stati presentati in una conference call dal chairman e group ceo, Henri de Castries, che ha parlato anche dell’Italia e delle partecipazioni di Axa nel nostro Paese. In primis, Mps: de Castries ha confermato di voler restare azionista (3,2%) e ha ribadito la fiducia “al team di gestione guidato da Viola”, cui dà atto di aver “fatto sforzi di riorganizzazione notevoli, che daranno frutti e saranno riconosciuti dal mercato”.  
Il ceo non esclude, comunque, un ulteriore impegno in Italia, ma le mosse saranno condizionate dalla scelta di un “partner giusto”.  Più in generale, de Castries ha ricordato il successo della chiusura del piano Ambition Axa, “che ha reso il gruppo più resistente, efficiente e agile”. 

Tornando ai numeri, il totale dei ricavi è aumentato dell’1%, a 99 miliardi di euro (sempre a cambio costante). Il flusso di cassa operativo è pari a 5,8 miliardi, in crescita 300 milioni rispetto al 2014. A livello di solvibilità, Axa migliora il proprio dato del 4% toccando quota 205%: per il calcolo di Solvency II, la compagnia utilizza un modello interno. 
Per quanto riguarda il ramo vita, la raccolta netta è stata positiva 9,6 miliardi, di cui un grossa parte (5,9 miliardi) derivanti dal business protezione e salute principalmente in Francia, Giappone e Hong Kong, dalle unit linked del Regno Unito, della Germania e ancora della Francia. 
I ricavi del ramo danni sono aumentati dell'1% a 31,3 miliardi di euro, con un risultato operativo in diminuzione dell'1% a 2,2 miliardi. Il combined ratio del ramo danni è migliorato di 0,6 punti percentuali a 96,2%.

Foto: © Benoit Linero

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