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Gruppo Cattolica, utile netto consolidato in crescita a 19 milioni di euro

I premi complessivi non superano gli 859 milioni di euro, forte calo (-33,9%) nel ramo Vita

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I primi tre mesi dell'anno di Cattolica assicurazioni evidenziano luci e ombre. L'utile netto consolidato di 19 milioni di euro rispetto ai 17 milioni dello stesso periodo del 2011 significa un incremento dell'11,8% nonostante i tre milioni di svalutazioni su investimenti in portafoglio. Al netto delle componenti straordinarie l'utile netto consolidato sarebbe pari a 22 milioni. In crescita anche l'utile netto di gruppo, pari a 16 milioni contro i 15 milioni dell'esercizio precedente (+6,7%) anche in questo caso, tolti gli effetti non ricorrenti sopra citati, i profitti si attesterebbero sui 18 milioni di euro.

La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto invece mostra un significativo decremento del 20,4% a 859 milioni di euro, rispetto ai 1.080 milioni del corrispondente periodo del 2010. Su questo risultato incide soprattutto il sostanziale calo del settore vita che con 450 milioni di premi raccolti perde il 33,9%, mentre il settore danni tiene con 398 milioni di euro (+3,2%). 

Nel dettaglio, per quanto riguarda il vita, la raccolta in particolare quella tramite il canale bancario, risente del difficile contesto economico finanziario. Nel ramo danni invece, il comparto auto cresce del 5,3% con una raccolta pari a 239 milioni, mentre i rami non auto risultano sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La buona performance industriale raggiunta si riflette nel combined ratio, che passa da 97,7% a 96,5%, evidenziando un ulteriore miglioramento anche rispetto a fine esercizio 2011 (96,9%).

A fine marzo 2012 il margine di solvibilità del gruppo, prima dell'applicazione dei regolamenti Isvap anticrisi, si attesta a 1,45 volte il minimo regolamentare (1,40 volte al 31 dicembre 2011). Il risultato degli investimenti è pari a 132 milioni, in crescita rispetto ai 107 milioni registrati al 31 marzo 2011, nonostante le svalutazioni su titoli azionari e obbligazionari per un totale di 3 milioni.

Gli investimenti complessivi ammontano a 15.777 milioni (15.095 milioni al 31 dicembre 2011), le riserve tecniche lorde dei rami danni sono pari a 2.966 milioni, mentre per quanto concerne i rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 12.680 milioni.

Il resoconto intermedio conferma la solidità patrimoniale del gruppo che ha incrementato il patrimonio netto consolidato a 1.361 milioni rispetto a 1.223 milioni al 31 dicembre 2011, principalmente grazie alla riduzione delle minusvalenze latenti sui titoli disponibili per la vendita.

Risultati giudicati complessivamente buoni dai vertici del gruppo guidato da Paolo Bedoni, che di fronte al consiglio di amministrazione ha sottolineato come Cattolica dimostri di avere capacità competitiva in un mercato fortemente segnato dalla recessione e dalla grave crisi finanziaria".
"Su queste basi - ha proseguito il presidente Bedoni - e alla luce delle indicazioni strategiche della recente assemblea dei soci, con le nuove nomine in consiglio e in comitato esecutivo, si consolida una governance che punta al rafforzamento del modello cooperativo e del rapporto con il territorio".
Per l'esercizio 2012 si prevede un ulteriore miglioramento del risultato della gestione danni e vita, con particolare a quest'ultimo settore in relazione alla complessa situazione di mercato, fermo restando il perseguimento di un'adeguata redditività. La gestione degli investimenti proseguirà secondo i consueti criteri di prudenza in un contesto di mercato che permane volatile.

A margine dell'incontro, il consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di scissione parziale della società Cattolica Gestione Investimenti in favore di Cattolica Assicurazioni, allo scopo di concentrare nella capogruppo tutte le attività inerenti la gestione degli asset finanziari.
Infine ha nominato Giulio Magagni, vicepresidente vicario; Aldo Poli, segretario; Pilade Riello e Giovannimaria Seccamani Mazzoli membri del comitato esecutivo.

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