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Premafin convoca assemblea, ma si va avanti con Unipol

Fonsai, azione di responsabilità contro l'ex ad Fausto Marchionni

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Premafin convoca l'assemblea straordinaria ma intende andare avanti con il progetto di Unipol. La holding ha accolto quindi la richiesta del custode giudiziale dei trust off-shore (azionisti con il 20%), Alessandro Della Cha', ma ha stabilito di dare comunque esecuzione all'aumento di capitale" da 400 milioni di euro, riservato a Bologna.

Della Cha' aveva chiesto comunque di convocare una nuova assemblea per permettere ai soci di valutare anche l'offerta che i fondi Sator e Palladio avevano presentato il 28 giugno in occasione dell'assemblea Fonsai. Ma il cda ha specificato che la nuova assise, che sarà fissata a data da destinarsi, non avr all'ordine del giorno l'esame della proposta delle finanziarie di Matteo Arpe e Roberto Meneguzzo, ma "esclusivamente la revoca della delibera del 12 giugno 2012" sull'aumento di capitale.

Ma su questo punto il board, che continua intanto a perdere pezzi, dopo le dimissioni di Samanta Librio e Geronimo La Russa, sono arrivate oggi quelle di Zenone Poma, ha chiarito che intende "dare comunque esecuzione" all'aumento riservato a Unipol, "subordinatamente al verificarsi delle condizioni sospensive", tutte realizzatesi tranne l'ok della Consob all'esenzione dell'opa su Milano, che dovrebbe arrivare questa settimana. Pertanto la proposta di Sator e Palladio di aumento di capitale stand alone di Fonsai potrà essere presa in considerazione e sottoposta "alle più opportune verifiche", solo qualora l'accordo con Ugf venisse meno "per fatti non imputabili" alla holding.

Dal fronte Fonsai è arrivata la revisione dei conti alla luce dei fallimenti di Imco e Sinergia, le holding personali della famiglia Ligresti, fatte fallire dal Tribunale di Milano. L'utile netto del primo trimestre quindi si riduce di 44,5 milioni, passando da 73,5 a 29,1 milioni, mentre il margine di solvibilità si contrae dal 91,6% all'89,6%. Sulla questione dell'offerta dei fondi ancora nulla di fatto: il cda ha rimandato ogni decisione all'incontro di giovedì prossimo. Tra l'altro Fabio Cerchiai, ex presidente dell'Ania, potrebbe essere cooptato dal board per ricoprire la carica di nuovo presidente della compagnia.

Il comitato degli indipendenti di Fonsai ha proposto infine le prime azioni risarcitorie e di responsabilità, individuando nel patron del gruppo, Salvatore Ligresti, e nell'ex amministratore delegato, Fausto Marchionni, i bersagli.

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