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Sator e Palladio cedono al Tar, i fondi perdono Fonsai

Attesa del via libera della Consob per gli aumenti di capitale

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Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva dell'autorizzazione concessa dall'Isvap a Unipol per acquisire il controllo di Fonsai, presentata dai fondi Sator e Palladio, con l'intento di bloccare il deal. Il Tar ha confermato che l'Isvap ha condotto le valutazioni di propria competenza, in particolare circa la capacità patrimoniale delle società coinvolte nel progetto di aggregazione dei Gruppi Unipol e Fonsai, espressamente confutando anche le argomentazioni dell'esposto Sator-Palladio". Il tribunale amministrativo ha quindi riconosciuto lecita l'esclusione di Giovanni Cucinotta, responsabile della Vigilanza 1 (quella a cui è affidata il controllo sulla stabilità e solidità di Unipol) dal team ristretto, creato dal vice direttore Flavia Mazzarella, che ha redatto la relazione sulla base della quale l'Isvap ha autorizzato Unipol.

A questo punto mancano davvero i dettagli per il matrimonio tra Bologna e il gruppo Ligresti. Oggi la Consob darà il nulla osta alla pubblicazione dei prospetti informativi per gli aumenti di capitale da 1,1 miliardi di euro ciascuno per Fonsai e Unipol, e lunedì potranno partire le ricapitalizzazioni dei due gruppi, dopo che le società le avevano annunciate per lunedì scorso, senza però aver avuto ancora il parere formale della Consob.

Il consorzio di garanzie guidato da Mediobanca e Unicredit è pronto a firmare, nonostante alcune perplessità delle banche straniere: il rischio dei due maxi-aumenti frutterà comunque agli istituti commissioni attorno al 10%.

Sul fronte Premafin oggi si riunirà il cda che chiederà alle banche creditrici una proroga degli accordi al 10 ottobre, e fisserà probabilmente la data dell'assemblea richiesta dal custode dei trust e da Paolo Ligresti, rispettivamente per esaminare la revoca dell'aumento riservato a Unipol e dello stesso board.

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