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Fonsai, l'assemblea approva le azioni di responsabilità

Cimbri: nostra manleva non avrà efficacia di fronte ai fatti denunciati dal commissario Ivass

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L'assemblea dei soci di Fondiaria Sai ha approvato la delibera sull'azione di responsabilità contro la famiglia Ligresti e alcuni altri ex consiglieri e sindaci della compagnia, promossa dal commissario ad acta Matteo Caratozzolo. Ha votato a favore il 99,95% delle azioni. Unipol ha quindi votato sì, come ha affermato l'avvocato Francesco Tedeschini a nome di Premafin, Ugf e Finadin, società controllate da Finsoe, che detengono il 41,9% di Fonsai. 

"Riteniamo che la manleva" concessa da Unipol ai vecchi amministratori di Fonsai "non abbia nessuna efficacia" di fronte ai fatti denunciati dal commissario dell'Isvap ora Ivass. È stato il commento di Carlo Cimbri, ad di Fonsai e di Unipol, a margine dell'assemblea. "Abbiamo espresso il pensiero della società - ha continuato Cimbri - si chiede discontinuità". L'ad rimarca così una discontinuità con la gestione precedente. "Dal 19 luglio - ha detto Cimbri - c'è un nuovo azionista di riferimento che opera nell'interesse sociale. Se si ravvisa, in questo caso tramite il lavoro molto puntuale svolto dal commissario, che vi sono stati comportamenti inopportuni si procede di conseguenza come si farebbe nei confronti di chiunque abbia sottratto patrimonio alla società, a prescindere dal cognome che porta". Cimbri non si è sbilanciato riguardo possibili nuove azioni di tutela, ma ha sottolineato che sul tavolo della vicenda ci sono "atti pubblici che saranno sicuramente acquisiti anche all'autorità giudiziaria".Il danno diretto complessivo per Fonsai è stimabile in 130 milioni di euro, ma le operazioni di quantificazione per tutto il gruppo sono ancora in corso.

L'accordo dei piccoli azionisti, che hanno votato compatti le iniziative del commissario ad acta Matteo Caratozzolo, non sarebbe bastato a far passare la proposta, perché l'ago della bilancia era proprio Unipol. In assemblea, ha detto il presidente di Fonsai Fabio Cerchiai aprendo i lavori, era presente il 62,5% del capitale. Gli azionisti nell'assise, in proprio o per delega, erano 312. Ieri il Movimento Consumatori ha dichiarato di aver ricevuto da 200 soci la delega a votare le azioni di responsabilità, per un totale di oltre un milione di azioni. La decisione di Unipol ha cambiato quindi gli scenari: la compagnia bolognese aveva concesso una manleva a numerosi ex amministratori chiamati in causa da Caratozzolo per il periodo 2007-2011, tenendo tuttavia esclusi i Ligresti, per cui la manleva è stata stralciata su richiesta della Consob. 

Sator, il fondo guidato da Matteo Arpe, "si riserva di procedere con un'autonoma azione di responsabilità qualora qualora fossero accertati responsabilità o comportamenti dolosi o colposi da parte di amministratori anche di fatto". Lo ha annunciato Sabrina Scotti, la rappresentante della società in assemblea. Il rappresentante di Palladio, titolare del 2%, invece, ha espresso "soddisfazione" per il lavoro del commissario.

Anche la Milano vota contro i Ligresti

Nel corso del pomeriggio anche l'assemblea di Milano Assicurazioni ha approvato le azioni di responsabilità contro la famiglia Ligresti e diversi esponenti della vecchia gestione. A favore della proposta ha votato il 99,79% degli intervenuti, contrario lo 0,018% e astenuto lo 0,19% del capitale presente. In assemblea è intervenuto il 66,78% del capitale. Per Fonsai, che controlla il 63% della Milano, ha votato lo stesso Caratozzolo. Il danno direttamente provocato alla Milano dalle operazioni immobiliari concluse con le società personali della famiglia Ligresti ammontano ad almeno 115 milioni di euro, secondo le valutazioni del commissario ad acta, Matteo Caratozzolo. La somma non include le consulenze pagate dalla Milano a Salvatore Ligresti e le sponsorizzazioni a Laità, la società che gestisce la scuderia di cavalli di Jonella Ligresti.

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