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Cattolica, nel 2012 raddoppiato l'utile netto a 84 milioni di euro

In calo (-7,2) la raccolta premi complessiva, ma aumenta la solidità patrimoniale (1,6 miliardi)

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L'utile netto consolidato del gruppo Cattolica, nel 2012, è raddoppiato rispetto all'anno precedente, attestandosi a 84 milioni di euro dai 42 milioni del 2011. Un risultato fortemente positivo, a cui tuttavia si contrappone quello della raccolta premi complessiva dei settori danni e vita, che cala di 7,2 punti percentuali portandosi a 3,6 miliardi di euro, rispetto ai 3,9 miliardi dell'esercizio precedente. Il risultato è penalizzato da una minore capacità di spesa e di risparmio delle famiglie italiane, che ha influito su una generale contrazione della raccolta, in particolare nel ramo vita.

La raccolta premi del lavoro diretto nel comparto danni passa da 1.627 milioni del 2011 a 1.686 milioni a fine 2012 (+3,6%). Nel comparto auto si registra una raccolta pari a 976 milioni di euro, in crescita del 5,3% rispetto a fine 2011. In aumento la raccolta dei rami non auto, a 710 milioni di euro (+1,4%). Positivo anche il combined ratio, che mostra un ulteriore miglioramento a 95,7% rispetto al 96,9% del 2011.

Nel segmento vita, la raccolta da lavoro diretto si attesta a 1.976 milioni di euro. La flessione rispetto all'anno precedente (-14,8%) è in linea con l'andamento del mercato ed è principalmente dovuta al calo della raccolta del canale bancario che, pur continuando a risentire della situazione dei mercati, segna comunque un miglioramento progressivo nella seconda parte del 2012. In termini di tipologia di prodotto la raccolta è stata focalizzata in particolare sui prodotti di ramo I e V.

Si conferma la solidità del patrimonio netto consolidato del gruppo, pari a 1.6 miliardi di euro (1.2 miliardi di euro nel 2011), incrementato soprattutto grazie al miglioramento della riserva available for sale dovuta principalmente alla ripresa di valore dei titoli di stato italiani presenti in portafoglio. Il margine di solvibilità del gruppo, ante dividendo proposto, è pari a 1,61 volte il minimo regolamentare (1,25 volte nel 2011).

Prosegue il processo di razionalizzazione della rete agenziale che a fine 2012 contava 1.391 agenzie (1.398 a fine 2011). Gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del gruppo al 31 dicembre 2012 erano 5.967 (5.990 a fine 2011).

Questi risultati sono il frutto di un lavoro pluriennale - spiega il presidente, Paolo Bedoni - e di scelte che ci hanno portato a rinnovare, passo dopo passo, il modello di business nell'ambito di una governance che, anche con la recente riforma dello Statuto, ha puntato a rafforzare l'autonomia e l'identità di una formula cooperativa di grande originalità". La forte crescita del risultato economico, secondo l'amministratore delegato Giovan Battista Mazzucchelli, "si è determinata in sintonia con l'ulteriore miglioramento della solidità patrimoniale in un anno di pesante recessione economica nazionale, peraltro aggravata nel settore assicurativo dagli effetti del terremoto in Emilia. In questi anni - ha sottolineato Mazzucchelli - Cattolica ha creato le condizioni per una fase ulteriore di sviluppo, che esigerà una grande attenzione ai temi della produttività e dell'innovazione su prodotti e servizi".

Il Cda proporrà la distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,8 euro per azione. Per il 2013 ci si aspetta una conferma del trend positivo del risultato industriale, ferma restando l'incertezza dei mercati finanziari. Cattolica prevede di mettere in atto azioni di sviluppo per il comparto dei rami danni, assieme ad iniziative per il recupero della produzione nel comparto vita. La gestione degli investimenti proseguirà secondo criteri di elevata prudenza in relazione al perdurare di condizioni di significativa volatilità dei mercati finanziari.

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