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Bilancio Unipol, utile a 195 milioni di euro, dividendo a 0,15 per azione

L'ad Carlo Cimbri risponde alle critiche dei piccoli azionisti: il progetto di fusione con Fonsai è un'opportunità

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L'assemblea degli azionisti di Unipol ha approvato il bilancio 2012 della capogruppo, chiuso con un utile di 195 milioni di euro. Deliberata anche la distribuzione di 113 milioni di euro di dividenti: 0,15 euro per ogni azione ordinaria, e 0,17 euro per ogni azione privilegiata. L'assise è stata caratterizzata dagli interventi dei piccoli azionisti, estremamente critici nei confronti del progetto di fusione con la galassia FonSai e degli aumenti di capitale legati all'operazione. L'amministratore delegato della compagnia bolognese, Carlo Cimbri, ha voluto sedare ogni polemica sottolineando come FonSai fosse per Unipol un'opportunità per costruirsi il futuro, alla luce soprattutto di come è cambiato il mercato delle assicurazioni. Ci troviamo - ha evidenziato Cimbri - a competere con Generali e Allianz".

Ciò nonostante, le critiche di alcuni piccoli risparmiatori si sono spinte fino a insinuare la possibilità che i soci di minoranza possano organizzarsi per promuovere azioni legali, minaccia a cui ha voluto replicare il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini. "Le minacce - ha affermato - non ci fanno nessun effetto. Possiamo comprendere l'insoddisfazione che alcuni azionisti hanno qui manifestato, ma occorre responsabilità e rispetto". Stefanini ha sottolineato come l'operazione FonSai rappresenti un valore strategico per Unipol. "Non solo suggelliamo 50 anni di storia - ha argomentato - ma sono state poste le basi per stare sul mercato in maniera forte e vincente". Inoltre, ha chiosato, "eroghiamo un dividendo, una scelta di grande valore visto che il gruppo ha saputo produrre reddito pur in un momento difficile per l'economia del Paese".

Tornando alle decisioni prese nel corso dell'assemblea, sono stati definiti i nomi che faranno parte del cda del gruppo per gli esercizi 2013-2014-2015, che vede l'ingresso di dieci nuovi memrbi, tra cui siederà Francesco Saporito, presidente dell'Associazione agenti Unipol. Oltre ai nuovi ingressi sono confermati 15 consiglieri già presenti, tra cui il presidente Pierluigi Stefanini e l' amministratore delegato Carlo Cimbri. Il presidente ha anche reso noto che i compensi dei consiglieri si ridurranno del 20% e il gettone scenderà da 1.500 a 1.000 euro. A margine dell'assemblea, Cimbri ha poi dato un'indicazione di massima per quanto riguarda l'andamento nel primo trimestre dell'anno: "stiamo osservando dei trend positivi come andamento complessivo del gruppo, compreso Fondiaria".

Per quanto riguarda le partecipazioni di Unipol, Cimbri ha spiegato che il gruppo bolognese ha scelto di aderire all'aumento di capitale di Rcs "per ragione economiche. Non sottoscriverlo sarebbe stato penalizzante. A me - ha sottolineato il numero uno di Unipol - interessava FonSai, non le sue partecipazioni. Ho sempre detto che avremmo valutato le partecipazioni di FonSai rigidamente su criteri economici, e non sulla base di partecipazioni ai salotti. Un aumento di capitale i cui termini si prospettano particolarmente diluititivi sono - ha ribadito - fortemente penalizzanti per un socio che non lo sottoscriva. Quindi, la nostra valutazione è esclusivamente di natura economica. I salotti non c'entrano ha assicurato, precisando che "se quello è stato il miglior accordo ottenibile con le banche, e l'aumento di capitale immagino fosse una parte di questo accordo - ha puntualizzato Cimbri - non posso formare una critica sul fatto che venga utilizzato parte dell'aumento per ridurre il debito. Certo è che per una società come Rcs - ha ammesso - mi pare che quel livello di indebitamento fosse comunque troppo elevato e quindi andasse ridotto in maniera significativa".

Parlando poi a proposito della partecipazione in Alitalia, Cimbri ha spiegato che quella nella compagnia di bandiera sia "una partecipazione di minoranza, fortemente svalutata: allo stato - ha rivelato Cimbri - non vediamo le condizioni per fare ulteriori investimenti nel vettore. Quella del settore aereonautico - ha concluso l'ad di Unipol, non è attinente alla politica di investimenti di una compagnia assicurativa".

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