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Mediobanca scende dal 13% al 10% in Generali

Nagel, appoggiamo le strategie del management e resteremo comunque socio stabile

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Mediobanca scenderà dal 13% al 10% di Generali. E' quanto emerge dal piano industriale al 2016 presentato questa mattina da Piazzetta Cuccia. Una vendita di una quota del Leone di Trieste era preventivata da tempo e rientra nella volontà di ridurre l'esposizione azionaria per circa 2 miliardi di euro tra il 2014 e il 2016. Nel nuovo piano strategico al 2016, approvato ieri dal cda dell'istituto, si legge che l'obiettivo sarà raggiunto con cessioni per 1,5 miliardi, tra cui il 3% della quota detenuta in Generali, che si ridurrà appunto dal 13% al 10%, e con svalutazioni per 400 milioni di euro, tra cui quelle in Telco e Rcs. 

Con il 10% - ha detto Alberto Nagel, ad di Mediobanca - saremo un azionista stabile di Generali. Supporteremo il piano e la governance che abbiamo contribuito a migliorare e che ha consentito di avere un management di qualità. Generali è per noi una fonte di reddito e di capitale molto importante e con il consolidamento degli utili, è come se fosse un meccanismo di aumento di capitale interno a Mediobanca senza chiedere risorse agli azionisti".

La scelta di Mediobanca non è collegata in alcun modo alla necessità di rientrare nei parametri di Basilea 3, secondo quanto emerge dalla presentazione del piano industriale.

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