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Vittoria, nel primo semestre utile a 32 milioni di euro

Crescita del 31% rispetto al periodo precedente. Migliora il combined ratio, a quota 90,9%

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Vittoria Assicurazioni archivia il primo semestre con un utile netto di 32 milioni di euro, facendo segnare un aumento del 31,1% sullo stesso periodo dell'anno scorso. La compagnia ha beneficiato del buon andamento dei rami Auto, caratterizzato da una ulteriore riduzione della frequenza dei sinistri, e una conseguente diminuzione del rapporto sinistri a premi. I premi contabilizzati nel semestre ammontano a 570,2 milioni di euro (504,6 milioni di euro al 30 giugno 2012), segnando un +13. Il combined ratio dei rami Danni, è passato dal 93,9% del primo semestre 2012 all'attuale 90,9%: un risultato che si avvantaggia anche della riduzione degli eventi atmosferici e catastrofali rispetto al primo semestre del precedente esercizio.

Per quanto riguarda il patrimonio netto di gruppo, questo ha raggiunto un'ammontare pari a 466,3 milioni di euro, in aumento del 5,5% (442,1 milioni al 31 dicembre 2012)
Nonostante il risultato favorevole, Vittoria conferma gli obiettivi previsti di budget, viste le incertezze relative all'attuale situazione economica e normativa. Tuttavia, tenendo conto del provento straordinario derivante dall'adesione all'opa totalitaria che sarà esercitata sulle azioni CamFin nel prossimo mese di agosto, la previsione del risultato consolidato per l'esercizio viene elevata a 68,8 milioni euro contro il precedente obiettivo di 60,3 milioni di euro.
In una nota ufficiale, il gruppo conferma "la volontà di un costante rafforzamento patrimoniale, in linea con le emanande normative Solvency II. Tuttavia, in considerazione del conseguimento degli obiettivi del piano quinquennale 2009-2013 - si legge nel comunicato di Vittoria - pur nella consapevolezza delle difficoltà non ancora pienamente superate dell'attuale situazione europea, si ritiene appropriata la previsione per l'esercizio 2013 di un ritorno alle politiche ante raddoppio del capitale sociale, che prevedevano un prudente adeguamento annuo del servizio dividendi".

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