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Cattolica, l'utile netto semestrale sale del 34% (43 milioni di euro)

Migliorano il comparto auto e il vita, dove si registra una netta ripresa della raccolta dei rami I e V

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Balza a 43 milioni di euro (+34,4%) l'utile netto di Cattolica Assicurazioni nel primo semestre del 2013. Un risultato che, sottolinea il gruppo, tiene conto di svalutazioni su avviamenti e investimenti in portafoglio per 18 milioni di euro".

La raccolta premi consolidata registra un incremento del 25,9% ed è pari a 2.264 milioni di euro. Quanto alla gestione danni, la raccolta premi del lavoro diretto passa da 857 milioni al 30 giugno 2012 a 875 milioni nei primi sei mesi del 2013, in miglioramento del 2,1%.

Nel comparto auto il gruppo incrementa la propria quota di mercato. Nel segmento vita, la raccolta da lavoro diretto si attesta a 1.376 milioni. La forte crescita rispetto all'anno precedente (926 milioni: +48,6%) è dovuta principalmente alla raccolta dei rami tradizionali I (+56,6%) e V (+52,1%) che segnano una netta ripresa.

"La semestrale di quest'anno si inscrive in un quadro di consolidamento industriale e finanziario che rende concreta, fisiologica e realistica una prospettiva di crescita della compagnia e del gruppo", ha sottolineato il presidente Paolo Bedoni, secondo il quale, a determinare questa prospettiva, che assume respiro strategico, hanno concorso in modo significativo "sia l'ampiezza del processo di rinnovamento e di conseguente stabilizzazione del quadro di governance sia la focalizzazione sul l'efficienza e la redditività delle politiche industriali del gruppo sostenute e supportate dai buoni risultati della gestione finanziaria. Ci sono tutte le premesse - ha concluso Bedoni - perché si apra una nuova fase di crescita e di sviluppo di Cattolica, a maggior ragione se vi sarà un effettivo miglioramento del quadro congiunturale nazionale ed europeo".

Per l'amministratore delegato, Giovan Battista Mazzucchelli, "I dati del primo semestre dell'anno confermano e rafforzano la tendenza di Cattolica a migliorare i propri conti in modo costante e graduale consolidando i tradizionali punti di forza e aumentando in generale volumi e competitività". Secondo Mazzucchelli, a conferma di ciò si evidenziano da un lato, "l'ulteriore miglioramento dell'andamento industriale nel ramo danni e, dall'altro, una chiara e netta ripresa del segmento vita, in modo particolare attraverso i canali bancari che costituiscono sul mercato italiano un elemento fortemente connotativo e caratterizzante della struttura distributiva del gruppo".

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