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Eurovita, si va verso lo spezzatino

Cinque compagnie coinvolte nella redistribuzione dei rami d'azienda della società posta a marzo in amministrazione straordinaria

Eurovita, si va verso lo spezzatino
Si profila l’ipotesi spezzatino per Eurovita. Stando a quanto riportato ieri dall’agenzia di stampa Radiocor, che cita “fonti a conoscenza del dossier”, un pool di “cinque grandi gruppi assicurativi presenti sul mercato italiano” sarebbero pronti a rilevare “i contratti e il personale” della compagnia finita in amministrazione straordinaria lo scorso marzo. Soltanto marginale invece, prosegue l’agenzia di stampa, l’apporto delle banche che negli anni hanno distribuito i prodotti di Eurovita. 

Della partita farebbero parte Generali, Intesa Sanpaolo Vita, Unipol, Poste Vita e Allianz

L’ipotesi sarebbe al momento sul tavolo del commissario straordinario Alessandro Santoliquido e del ministero dell’Economia: proprio al dicastero di Via XX Settembre è previsto un incontro nella prima settimana di maggio per sistemare alcuni dettagli della soluzione. L’aspetto più delicato rimane la redistribuzione dei rami d’azienda di Eurovita, mentre appare ormai certo che il logo della compagnia sia destinato a scomparire. 

Eurovita conta 250 dipendenti e 350mila clienti che hanno sottoscritto polizze vita di ramo I e ramo III e per i quali, com’è noto, è stato prorogata fino al 30 giugno la sospensione di riscatti disposta dall’Ivass a febbraio. Il mercato, conclude l’agenzia, sarebbe al lavoro su una soluzione definita “di alto profilo” che possa tranquillizzare la clientela ed evitare “una fuga precipitosa” quando sarà tolto il divieto di riscatto.

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