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Unipol in crescita nei nove mesi 2022

Al 30 settembre il gruppo archivia un risultato netto consolidato di 854 milioni e un aumento della raccolta (+4%) a 9,8 miliardi di euro

Unipol in crescita nei nove mesi 2022
Il gruppo Unipol ha chiuso i primi nove mesi dell’anno centrando un risultato netto consolidato di 854 milioni di euro, in crescita rispetto agli 813 milioni del 30 settembre 2021. Risulta in aumento anche la raccolta diretta assicurativa, che sale a 9,8 miliardi di euro (+4% rispetto ai primi nove mesi di un anno fa).

La raccolta diretta nel comparto danni, al 30 settembre 2022, supera i 5,8 miliardi e ha registrato una significativa crescita (+5,6%) rispetto ai 5,5 miliardi raggiunti al 30 settembre 2021, “con andamenti positivi in tutti gli ecosistemi in cui è presente il gruppo”, spiega una nota, in cui si precisa che a questo risultato contribuiscono in particolare UnipolSai, che registra premi danni per 4,7 miliardi (+2,6%), UniSalute che ha raggiunto premi superiori ai 400 milioni di euro (+12,2%) e Linear con una raccolta di 145 milioni di euro (+5,2%). Il gruppo, inoltre, mette l’accento sulla forte crescita del canale bancassicurazione in cui opera Arca Assicurazioni (180 milioni di euro; +38,1%).

Rami danni, cresce anche l’auto

Risulta in aumento anche comparto auto (+1% rispetto all’esercizio precedente), con premi pari a 2,8 miliardi. “Si registra – spiega Unipol – una progressiva ripresa della frequenza dei sinistri rispetto a un 2021 impattato da limitazioni alla circolazione delle persone causate dalla pandemia, accompagnata da una crescita del costo medio dei sinistri conseguente alla pressione dell’inflazione sui costi di riparazione e ai recenti adeguamenti normativi dei valori di riferimento dei danni per microlesioni e danni parentali”. Di grande rilievo la performance segnata dal comparto non auto, con premi per circa 3 miliardi e una crescita del 10,4% rispetto al 30 settembre 2021, risultato al quale hanno contribuito i rami di attività e tutti i canali di vendita del gruppo.

Il combined ratio al netto della riassicurazione, al 30 settembre 2022, è pari al 93,2% (91,4% lavoro diretto), risalendo leggermente rispetto al 92,8% dei primi nove mesi dello scorso anno. Il loss ratio al netto della riassicurazione è pari al 65,9% (rispetto al 66,2% dei primi nove mesi del 2021), mentre l’expense ratio al netto della riassicurazione si è attestato al 27,3% (contro il 26,6% al 30 settembre 2021).

La performance degli ecosistemi

Per quanto riguarda gli ecosistemi, nei nove mesi 2022 tutte le linee di business hanno evidenziato performance positive. La mobility registra, in ambito assicurativo, 3 miliardi circa di raccolta (+2%); in questo ambito, il nuovo sistema di telepedaggio UnipolMove ha già superato i 350mila dispositivi, mentre UnipolRental ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con un incremento significativo dei contratti acquisiti (circa 73mila contro i circa 60mila di fine 2021). L’ecosistema welfare riporta una raccolta superiore agli 1,1 miliardi (+14,2%), con un incremento significativo dell’area salute (+21,8%). Infine, l’ecosistema property, con una raccolta pari a 1.603 milioni di euro, segna una crescita del 7,2%.

Migliora la marginalità nel vita

Per quanto riguarda il comparto vita, il gruppo ha realizzato una raccolta diretta di poco inferiore ai 4 miliardi (in aumento dell’1,7%). Il mix della raccolta resta orientato principalmente verso prodotti multiramo, coerentemente con "una strategia volta alla riduzione dell’assorbimento di capitale e del tasso minimo garantito", che passa dallo 0,99% del 31 dicembre 2021 allo 0,94% del 30 settembre 2022; tasso pari a zero per circa il 46% delle riserve al 30 settembre 2022.
In questo contesto, UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 2,5 miliardi (+26,8% sul corrispondente periodo del 2021), avendo beneficiato della contabilizzazione nel terzo trimestre di nuovi mandati di gestione di fondi pensione.
Il risultato ante imposte del settore vita è pari a 189 milioni, in salita rispetto ai 160 milioni realizzati nei primi nove mesi dell’esercizio 2021 (153 milioni di euro era stato invece il risultato normalizzato). La crescita è legata al miglioramento della marginalità, sia tecnica, che finanziaria, favorita dal contesto di tassi di interesse attuali e prospettici in crescita.

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