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Il gruppo Generali esce dalla Russia

Il Leone di Trieste esce dal cda di Ingosstrakh; chiude il suo ufficio di rappresentanza a Mosca. Europ Assistance non opererà più nel Paese

Il gruppo Generali esce dalla Russia
Molte aziende occidentali stanno sospendendo o abbandonando le proprie attività in Russia, come conseguenza dell’invasione dell’Ucraina. Tra queste c’è anche il gruppo Generali, che ieri sera ha comunicato tre importanti decisioni.

“Fin dall’inizio della guerra in Ucraina – si legge in una nota – Generali sta monitorando attentamente la situazione e le implicazioni per le sue attività e per i mercati finanziari”. Alla luce di ciò, Generali ha scelto di chiudere il proprio ufficio di rappresentanza a Mosca, e ha deciso di lasciare gli incarichi ricoperti nel board della compagnia assicurativa russa Ingosstrakh, di cui detiene una quota di minoranza del 38,5%. “Generali, pertanto, non ha alcuna influenza sulla sua attività”, precisa la nota del Leone di Trieste, in cui aggiunge anche che Europ Assistance, che opera nel Paese, chiuderà la propria attività".

Per quanto riguarda gli investimenti finanziari e il business assicurativo, “Generali sta valutando costantemente la propria marginale esposizione sul mercato russo ed è conforme al rispetto di tutte le sanzioni che potrebbero essere applicate”.

Il gruppo ha inoltre deciso di donare 3 milioni di euro per supportare i programmi a favore dei rifugiati, inclusa una donazione all’Unhcr, attualmente impegnata in prima linea sul fronte umanitario in Ucraina. “È stata attivata inoltre – spiega la nota – una campagna di raccolta fondi da parte dei dipendenti di Generali, alle cui donazioni la compagnia corrisponderà una somma di pari importo. Il ricavato sarà devoluto all’Unicef per sostenere le sue attività a favore delle famiglie colpite.

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