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Fitch conferma il rating di Generali

L’agenzia di rating promuove la decisione di lanciare l’Opa su Cattolica, e si aspetta che la posizione patrimoniale del Leone di Trieste resterà “molto forte”

Fitch conferma il rating di Generali
L’agenzia di rating Fitch ha comunicato ieri di aver confermato il giudizio sulla solidità finanziaria (insurance financial strength - Ifs) di Generali a “A-”.  L’agenzia ha inoltre confermato il giudizio “BBB+” sul merito di credito (issuer default rating – Idr). L’outlook rimane stabile.
La decisione segue l’annuncio da parte di Generali di un’offerta pubblica di acquisto volontaria per cassa sulla totalità delle azioni ordinarie di Cattolica Assicurazioni (di cui Generali è già azionista rilevante con una quota del 24,4% del capitale) per un ammontare pari a circa 1,2 miliardi di euro.
Su base pro-forma, Fitch si attende che l’acquisizione risulti complessivamente neutrale dal punto di vista della capitalizzazione, della leva finanziaria e del profilo di rischio d’investimento di Generali.

In una nota, Fitch spiega che “la proposta acquisizione di Cattolica rafforzerebbe ulteriormente la posizione di mercato di Generali in Italia e sosterrebbe la strategia di Generali per un’ulteriore diversificazione nel settore danni”. Secondo l’agenzia di rating, quindi, l’operazione “aumenterà la quota di Generali nel mercato italiano vita a circa il 20% dall’attuale 17% e posizionerà Generali come leader del mercato danni in Italia con una quota di circa il 21% dall'attuale 15%”. L’operazione proposta sosterrà anche la diversificazione del business mix di Generali verso il segmento danni”.

Fitch prevede che la posizione patrimoniale di Generali rimarrà “molto forte”, anche dopo l’acquisizione di Cattolica, per un corrispettivo che rappresenterà circa il 3,7% del capitale consolidato di Generali a fine 2020. “Il vantaggio dimensionale e di scala di Generali – scrive Fitch in una nota – ha aiutato il gruppo a mantenere una capitalizzazione molto forte. La sua copertura di solvibilità era molto forte al 224% alla fine del 2020 ed è aumentata ulteriormente al 234% alla fine del primo trimestre 2021 (2019: 224%). Sulla base delle aspettative del gruppo, questo dovrebbe diminuire del 7,8% rispetto al valore di fine 1Q21 a seguito della proposta di acquisizione di Cattolica, portando a una copertura di solvibilità pro-forma del 226,2%”.

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