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Unipol, un primo trimestre in crescita

Bper spinge il risultato netto consolidato, che sale a 361 milioni di euro. In aumento (+2%) anche la raccolta. Cimbri: risultati in linea con gli obiettivi del piano

Unipol, un primo trimestre in crescita
Il gruppo Unipol ha chiuso il primo trimestre 2021 con un risultato netto consolidato di 361 milioni di euro, in aumento rispetto ai 134 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. A incidere positivamente su questo risultato, spiega una nota, è stato il contributo di 119 milioni derivante dal consolidamento pro-quota del risultato di Bper, che riflette, tra le altre, le componenti economiche straordinarie connesse al badwill rilevato per l’acquisto delle attività ex Ubi; il risultato al netto di tale posta risulta pari a 242 milioni.

In crescita, nel trimestre, anche la raccolta diretta assicurativa (al lordo delle cessioni in riassicurazione) che si è attestata a 3.181 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto ai 3.119 milioni al 31 marzo 2020, trainata soprattutto dal settore vita (+10,7%). Nel danni i premi sono in lieve calo (-3%) principalmente a causa del comparto auto (-8,8%), mentre il non auto invece cresce (+3,1%). Il combined ratio, al netto della riassicurazione, migliora scendendo all’89,1%, mentre il solvency ratio consolidato si attesta al 210%.

Per quanto riguarda la controllata UnipolSai, il risultato netto consolidato è di 249 milioni di euro, in crescita rispetto ai 171 milioni di euro del primo trimestre 2020. Il solvency ratio individuale è al 313%, e quello consolidato al 277%.

La progressiva uscita dalle misure restrittive legate alla pandemia farà tornare la frequenza dei sinistri “su livelli più normali di quelli di quest'anno” rendendo non sostenibile il trend calante dei prezzi per le compagnie. Lo ha spiegato l’ad di Unipol, Carlo Cimbri, nel corso della call con gli analisti.  “La tendenza – ha detto – è chiara, con un ritorno alla normalità della circolazione e i prezzi che circolano attualmente sul mercato, il mercato andrà in perdita tecnica ma noi non seguiamo il mercato. Quello che ci aspettiamo è un incremento della frequenza”, ha detto Cimbri, sottolineando come i dati delle scatole nere installate sui veicoli assicurati “ci proiettano in prossimità dei livelli di circolazione non dello scorso anno ma del 2019. Se questo aumento di frequenza lo abbiniamo al calo del prezzo medio, si vede che c'è pressione sui prezzi.  Non so – ha aggiunto – se già alla fine di quest'anno o invece l'anno prossimo ma ci sarà una insufficienza tecnica dei prezzi”.  Unipol non intende però gettarsi in una guerra a colpi di ribasso. “La nostra è una strategia di sana e prudente gestione anche nell’equilibrio tecnico: in una fase in cui c'è molta aggressività sui prezzi, anche di compagnie più piccole, noi li lasciamo sfogare e cerchiamo di salvaguardare il nostro portafoglio di clienti”.

Target piano industriale, strategia e dividendo

Cimbri ha poi detto che il gruppo centrerà “con fiducia i nostri risultati economici in linea con gli obiettivi di piano proprio perché contiamo su ampi buffer che ci consentiranno di gestire al meglio il prossimo futuro” anche in presenza di un contesto più difficile. “Più margini abbiamo – ha proseguito – più saremo in grado, e noi saremo in grado, di gestire i nostri obiettivi di risultato economico” anche in presenza di fenomeni negativi, rappresentato da una pressione sui prezzi. “Anche in questa trimestrale abbiamo adottato grandi supplementi di prudenza nella esposizione dei dati a conto economico nella riservazione, un po' su tutte le poste di bilancio”.

Quanto al pagamento dei dividendi, l’ad di Unipol ha confermato l’intenzione di distribuire i dividendi congelati lo scorso anno dal regolatore ma esclude “azioni straordinarie sul capitale” che portino alla distribuzione o all'indebolimento dell’eccesso di capitale di cui il gruppo dispone. Cimbri ha confermato, anche alla luce dei risultati, l’intenzione di distribuire i dividendi 2019. “La nostra volontà e capacità sono inalterate, non c'è alcun tipo di prescrizione dei regolatori rispetto a quella già emanata che scade il 30 settembre e quindi, in assenza di nuove disposizioni, la nostra volontà è di onorare gli impegni assunti con il mercato non appena avremo il modo di averne le possibilità dal punto di vista regolamentare”. L’ad di Unipol ha detto di voler onorare gli impegni sul dividendo entro il piano industriale che scade con l'approvazione del bilancio 2021 e quindi entro l'aprile del 2022. "Se poi ci saranno le condizioni per farlo anche prima -ha detto - lo valuteremo. Il nostro impegno è rispettare il piano industriale”.


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