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Aviva Inclusion Week, riflessioni per una società più equa

La compagnia dedica una settimana al dibattito su diversità e inclusione

Aviva Inclusion Week, riflessioni per una società più equa
Aviva in Italia ha dedicato una settimana di comunicazione interna alla riflessione sul ruolo che aziende e privati dovrebbero ricoprire per il raggiungimento del benessere collettivo e di una società più equa. L’Aviva inclusion week consiste in una serie di incontri virtuali organizzati per approfondire le tematiche delle principali aree delle Aviva Community, massima espressione del welfare aziendale che mirano a coinvolgere attivamente i propri dipendenti per rendere il posto di lavoro ancora migliore.
Una settimana suddivisa in quattro appuntamenti, ognuno dei quali dedicato ad una singola community: nella giornata dedicata ad AvivAbility si è svolta la conferenza Autismo, neuro-diversità e inclusione in collaborazione con Autismo-è Onlus, per il supporto e l'integrazione delle persone affette da autismo; in quella di Aviva Pride, Genitori arcobaleno, l'Inclusione inizia in famiglia insieme ad Agedo Onlus con riflessioni e testimonianze di genitori nel momento del coming out in famiglia; in collaborazione con Jointly si è svolta la conferenza Caregiving: una fotografia dello scenario europeo e italiano nella giornata dedicata ad Aviva Carers; e infine, durante la giornata dedicata ad Aviva Balance si è svolto il dibattito Work-Life Balance e gender gap al tempo del Covid per indagare l'impatto di lockdown, smart working e didattica a distanza sui ruoli in famiglia;
In particolare, l'appuntamento dedicato alla community Aviva Balance ha visto la partecipazione di Luisa Rosti, economista, docente di Economia del Personale e di Genere presso l'Università di Pavia, e Jacopo Pasetti, partner di Time to Mind. Durante l'incontro si è approfondito il tema dell'impatto che il lavoro a distanza ha avuto sui lavoratori e sulle soluzioni da adottare per poter migliorare l'esperienza. Ne è emerso un grave rafforzamento degli stereotipi di genere, che vedono le donne come principali candidate per i lavori domestici e la cura della famiglia. A tal proposito infatti l'Italia registra un Gender Equality Index più basso della media europea: le donne hanno probabilità quattro volte maggiori rispetto agli uomini di trascorrere tempo cucinando e svolgendo lavori domestici. Non solo, dall'analisi dei dati Istat dell'indice di asimmetria del lavoro familiare, emerge che in una coppia con figli con entrambi i genitori occupati, in Italia, in media, quasi il 70% del lavoro ricadrebbe sulle donne.


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