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Cattolica, ecco le modifiche allo statuto

Via libera dal cda. Per diventare effettive, le variazioni statutarie dovranno ricevere l’ok dall’assemblea dei soci

Cattolica, ecco le modifiche allo statuto
Il cda di Cattolica, riunitosi oggi a Verona, ha approvato alcune modifiche al vigente statuto sociale da sottoporre all’assemblea dei soci. L’ok è arrivato con il voto favorevole di tutti i presenti e un solo voto contrario. L’intervento, spiega una nota di Cattolica, viene deciso “nell’ambito della costante attenzione degli organi della compagnia all’evoluzione dei profili di governance e alle migliori pratiche del settore e concerne alcuni significativi punti di adeguamento riguardanti, in particolare, la composizione soggettiva e il funzionamento dell’organo amministrativo”. Cattolica, ricorda la nota, ha da molti anni avviato una costante riforma del proprio statuto e nel 2018 ha apportato “significativi aggiornamenti” nella propria governance, con l’adozione del sistema di amministrazione e controllo monistico. Le riforme proposte oggi, in sintesi, prevedono: la riduzione del numero degli amministratori da 17 a 15; la possibilità che l’amministratore delegato possa non avere la qualità di socio; l’introduzione di criteri (di genere, di esperienza e professionalità nonché anagrafici) per assicurare una più articolata e trasparente diversity nella composizione del consiglio e altresì un equilibrato, prospettico ricambio professionale e generazionale; la specificazione del requisito di indipendenza, individuando talune situazioni che potrebbero incidere ai fini della valutazione della sussistenza del requisito, in particolare una anzianità di carica temporalmente significativa; l’introduzione di un limite temporale di tre mandati continuativi per l’eleggibilità alle cariche speciali di presidente e vice presidente; una più precisa configurazione delle funzioni in capo all’amministratore delegato e dei flussi informativi endoconsiliari; una parziale revisione della disciplina e del funzionamento dei comitati endoconsiliari, “coerente con le prassi migliori e con l’esperienza di Cattolica”.
Le modifiche statutarie proposte, se saranno approvate dall’assemblea dei soci, potranno essere iscritte al registro delle imprese, e quindi acquisire efficacia, solo dopo l’approvazione da parte dell’Ivass, e saranno operative secondo la clausola transitoria formulata che, “fatta eccezione per la modifica che riguarda la posizione soggettiva dell’amministratore delegato, ne prevede l’applicazione con il primo rinnovo degli organi societari”.
Il cda ha dato mandato al presidente Paolo Bedoni per le opportune interlocuzioni con l’Ivass, “prodromiche alle formalità assembleari, fermo restando che allo stato non è possibile prevedere la data di convocazione dell’assemblea dei soci stante la nota situazione sanitaria e sociale”.

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