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Generali, nel 2019 risultati record

Il risultato operativo del gruppo sale a 5,19 miliardi, l’utile cresce del 15,7% e si porta a 2,67 miliardi. Confermati tutti i target al 2021

Generali, nel 2019 risultati record
Il gruppo Generali nel 2019 ha segnato un risultato operativo record a 5,19 miliardi di euro (+6,9%), un utile di 2,67 miliardi (+15,7%) e un utile netto normalizzato, che non include plusvalenze e minusvalenze da dismissioni per 475 milioni, di 2,19 miliardi. Il dividendo aumenta del 6,7% a 0,96 euro. I premi complessivi del gruppo ammontano a 69.785 milioni, in crescita del 4,3% per effetto del positivo sviluppo in entrambi i segmenti di business. Coerentemente con gli obiettivi della strategia Generali 2021, 15.225 milioni dei premi totali sono costituiti da prodotti a valenza sociale e ambientale. “I risultati – spiega una nota del gruppo triestino – evidenziano l’eccellenza tecnica e confermano la solidità patrimoniale nonostante il peggioramento delle condizioni macroeconomiche e il perdurante scenario di bassi tassi d’interesse”.

La performance industriale

La raccolta netta vita nel 2019 è cresciuta a 13.632 milioni (+19,6%) e i premi del segmento, pari a 48.260 milioni, registrano un aumento del 4,5%. I premi del comparto danni, pari a 21.526 milioni, crescono del 3,9%. Il combined ratio scende di 0,4 punti percentuali, portandosi al 92,6%, “il migliore tra i peer”, osserva Generali. Cresce il comparto auto (+2,4%) è sostenuto dall’andamento positivo in Repubblica Ceca, Ungheria e Austria. In aumento anche la Francia (+4,1%), in parte grazie a nuove partnership distributive, e Americas e Sud Europa (+13,5%), principalmente per gli aggiustamenti tariffari operati in Argentina a seguito dell’inflazione. La raccolta auto in Italia flette dell'1,3%, a seguito della contrazione del portafoglio Rc auto.
Gli asset under management del gruppo nel 2019 sono pari a 630,1 miliardi (+29%). Il patrimonio netto del gruppo si attesta a 28.360 milioni  (+20,2%) e il gruppo conferma un’ottima posizione di capitale con il solvency ratio che a 2019 era al 224%, in aumento di 8 punti base nonostante il perdurare dei bassi tassi di interesse.
Riguardo all’obiettivo di ottimizzazione finanziaria del piano strategico, a gennaio 2020 è stato già raggiunto il punto medio della forchetta target di calo del  debito con una riduzione della spesa annua per interessi superiore all’obiettivo massimo previsto dal piano. Il RoE a 12,4% si conferma in linea con gli obiettivi della strategia ’Generali 2021’ Riguardo alle previsioni per l’anno il Leone parla di “In un contesto di maggiore incertezza e volatilità legato all’ulteriore diffusione del Covid-19, sui cui impatti di medio termine al momento non è possibile effettuare una stima ragionevole”. Tuttavia “grazie ai risultati raggiunti nel 2019 e facendo leva sulle iniziative intraprese, Generali conferma gli obiettivi del piano strategico” con una crescita degli utili per azione tra il 6% e l’8%, un RoE medio superiore all’11,5% e un dividend pay-out ratio tra il 55% e il 65%.

Solida posizione in questa emergenza

Il group ceo Philippe Donnet (nella foto) ha spiegato che “Generali ha chiuso il 2019 con il miglior risultato operativo della sua storia e con un’eccellente solidità patrimoniale, consolidando la posizione tra i leader globali del settore. I risultati – ha osservato – confermano che siamo pienamente in linea con tutti gli obiettivi del piano strategico Generali 2021”. Secondo Donnet, l’implementazione disciplinata della strategia ha portato a una crescita profittevole in tutte le linee di business ed ha anche permesso di incrementare la diversificazione delle fonti di utile, con la raccolta netta vita a ottimi livelli. “Questi risultati, ottenuti nonostante il contesto macroeconomico, sono stati raggiunti grazie al contributo di tutte le persone di Generali, dipendenti, agenti e collaboratori, che lavorano per realizzare la nostra ambizione di essere partner di vita dei clienti. La nostra priorità è accompagnare la crescita del gruppo con un impegno a lungo termine sulla sostenibilità”, ha aggiunto Donnet, precisando che i risultati del 2019 e i progressi compiuti rispetto ai target del piano strategico “ci mettono in una solida posizione per far fronte all’emergenza, continuamente in evoluzione, causata dalla diffusione del Covid-19 nel mondo. La nostra priorità è quella di salvaguardare la salute e il benessere delle nostre persone garantendo la continuità di tutte le nostre attività e mantenendo pienamente i livelli di offerta e servizio ai clienti”.

Assemblea degli azionisti il 30 aprile. Al via il buyback

Contestualmente alla comunicazione dei risultati finanziari, Generali ha annunciato la convocazione per il 27, 29 e 30 aprile a Trieste dell’assemblea degli azionisti, che quest’anno in sede straordinaria sarà chiamata a deliberare l’aumento di capitale al servizio del long term incentive plan a cinque anni. Intanto la compagnia ha avviato il buyback per il piano di azionariato dei dipendenti del gruppo. Il gruppo ha incaricato Credit Suisse (buyback agreement) quale intermediario incaricato a comprare fino un massimo di 6 milioni di azioni Generali a partire dal 16 marzo e fino all’11 maggio prossimi: il prezzo minimo non potrà  essere inferiore al valore nominale di 1 euro mentre quello massimo non potrà eccedere del 5% il prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto.

Un fondo internazionale di 100 milioni di euro

Generali ha anche deciso di costituire un Fondo straordinario internazionale fino a 100 milioni di euro per fare fronte all’emergenza Covid-19. Il fondo, i cui interventi saranno rivolti principalmente in Italia, si legge nella nota del gruppo, prevede iniziative immediate ma anche di medio periodo così da favorire il recupero delle economie dei Paesi interessati una volta terminata la situazione di crisi. Al fondo potranno contribuire anche i dipendenti di Generali. 

Lo strumento prevede un primo sostegno fino a 30 milioni di euro da destinare a emergenze straordinarie in Italia, finanziando le priorità che verranno definite insieme al Servizio sanitario nazionale e alla Protezione Civile italiana, attraverso il commissario straordinario all’emergenza Covid19 nominato dal Governo; iniziative a favore delle persone dove il gruppo può fare la differenza: i clienti di Generali in situazioni di particolare difficoltà in conseguenza della crisi, sia di organizzazione familiare o economici; le piccole e medie imprese dei settori più colpiti e particolarmente vulnerabile alla crisi, e i loro dipendenti. 

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