Assimoco Vita gestisce il 34% di Orizzonte 5
Si tratta dei nuovi flussi contributivi del fondo pensione nazionale per il personale delle banche di credito cooperativo, casse rurali e artigiane
07/03/2014
A partire dal 18 febbraio scorso, Assimoco Vita insieme a Unipol e Bcc Vita, gestisce una quota delle risorse finanziarie del comparto assicurativo Orizzonte 5 (ex Comparto garantito) del fondo pensione nazionale per il personale delle banche di credito cooperativo/casse rurali e artigiane. In particolare, la quota gestita da Assimoco Vita, relativamente ai nuovi flussi contributivi, è pari al 34%. La gestione della quota di risorse finanziarie già presenti nel comparto, nonché dei nuovi flussi contributivi in entrata avverrà mediante un contratto di ramo V (polizza di capitalizzazione) con gestione separata ordinaria, e terminerà il 30 giugno 2019.
Al momento la compagnia gestisce il proprio fondo pensione denominato Melograno, la cassa di previdenza dei dipendenti e dirigenti del gruppo Assimoco. Il fondo pensione nazionale per il personale delle banche di credito cooperativo/ casse rurali e artigiane (Bcc/Cra), è stato creato in forza dell'accordo collettivo nazionale del 18 febbraio 1987, sottoscritto da Federcasse e dalle organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl rappresentate dal Sinadi e da Flb/Fabi. L'obiettivo del fondo è di permettere agli aderenti di garantirsi una prestazione pensionistica che, unitamente a quella pubblica, permetta di mantenere inalterato il tenore di vita dopo il pensionamento.
Al momento la compagnia gestisce il proprio fondo pensione denominato Melograno, la cassa di previdenza dei dipendenti e dirigenti del gruppo Assimoco. Il fondo pensione nazionale per il personale delle banche di credito cooperativo/ casse rurali e artigiane (Bcc/Cra), è stato creato in forza dell'accordo collettivo nazionale del 18 febbraio 1987, sottoscritto da Federcasse e dalle organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl rappresentate dal Sinadi e da Flb/Fabi. L'obiettivo del fondo è di permettere agli aderenti di garantirsi una prestazione pensionistica che, unitamente a quella pubblica, permetta di mantenere inalterato il tenore di vita dopo il pensionamento.
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