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L’Italia al passo coi tempi

Lavorare nella City di Londra, nel mercato assicurativo, é un'opportunitá che un giovane ragazzo italiano non puó lasciarsi sfuggire. Attraverso questo blog cercheró di riassumere quelli che sono i trend del mercato d'oltremanica, i pregi e i difetti del mercato inglese, quanto di positivo e negativo gli assicuratori italiani possono imparare da chi é abituato a vivere con l'ombrello sempre a portata di mano e una tazza di the pronta a riscaldare i pomeriggi di lavoro.

Appena arrivato all'ombra del Big Ben non si possono non notare alcune piccole differenze assicurative" con l'Italia. 
Qui, nel Regno di Sua Maestá, veramente, la cultura assicurativa nasce e cresce nella vita dell'inglese medio con ritmo e frequenza martellante: telefonate settimanali per offrire prodotti previdenziali, lettere che elogiano questo o quel prodotto per assicurare la propria casa, in ogni angolo in cui si posa lo sguardo qualcosa ha a che fare con le assicurazioni.

Chi opera nel settore non puó che farsi alcune domande: questa modalitá cosí "aggressiva" di approccio al cliente é giusta o sbagliata? I risultati che le compagnie ottengono pagano lo sforzo? E soprattutto, i clienti sono soddisfatti?

Io, da buon italiano legato alle tradizioni e al sistema distributivo nostrano, ho provato a darmi alcune risposte. Sará che personalmente mi sento ancora legato alla figura dell'intermediario che ha la capacitá di guidarmi alla scoperta di assicurazioni che devono venire incontro alle mie esigenze, ma non me la sono ancora sentita, per ora, di lasciarmi andare a un acquisto propostomi al telefono da una voce metallica e pre-registrata.
Lo so, il mercato evolve e anche in Italia il consumatore sta diventando piú consapevole. 
I comparatori, in particolare per tutto il paniere di prodotti che ruota attorno all'rc auto, sono ormai uno dei canali di confronto e acquisto maggiormente utilizzati. In questo abbiamo seguito il trend anglosassone.

Ma non é stato l'unico caso: l'Ivass, infatti, ha deciso di prendere spunto dall'FCA, l'Autoritá inglese, per avviare un'indagine sull'attivitá dei comparatori. Una buona mossa, con la quale si cerca di tutelare il consumatore nel momento in cui si trova ad avere a che fare con un'intermediario non ancora regolato in modo "perfetto". Sono rimasto sorpreso positivamente da questo intervento proattivo del nostro Regolatore, che ha deciso sí di fidarsi, ma di controllare, prima che si verifichino episodi spiacevoli a danno degli assicurati. I comparatori sono un mezzo tecnologico eccezionale in un periodo di crisi come questo, ma come tutte le novitá hanno bisogno di essere studiati, analizzati e capiti. E l'Ivass farà un ottimo lavoro, fianco a fianco con i consumatori.
Spesso, all'estero, si sentono critiche verso il nostro Paese. In quest'occasione, invece, poter dire che anche l'Italia sta agendo in maniera trasparente a favore degli assicurati italiani, cosí come alcune volte gli inglesi vorrebbero insegnarci, mi ha riempito di orgoglio e di spirito tricolore.

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