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Un tavolo di esperti per il danno da perdita del bene vita

Si è svolto il 30 maggio il congresso primaverile del gruppo Medicina e Diritto: relatori di alto profilo si sono confrontati sullo stato dell’arte della discussione sul “bene Vita”, con una disamina degli aspetti giuridici, medici e assicurativi e un confronto con quanto previsto dalle normative straniere e UE

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L'aula magna dell'Università degli Studi di Milano è stata teatro lo scorso 30 maggio di un evento giuridico e scientifico dall'altissimo profilo, che ha trattenuto in sala più di duecento attenti convegnisti.
Per scelta della segreteria scientifica, quest'anno il congresso primaverile organizzato dal gruppo di studio Medicina e Diritto è stato più un luogo d'incontro di opinioni e dibattito che una sequenza di relazioni individuali da parte degli oratori.
Si sono raccolti attorno al tavolo molti esperti e operatori del settore della responsabilità civile e del risarcimento dei danni alla persona, portando il proprio contributo di conoscenza e di esperienza nei settori più vicini alla disciplina pratica della materia.
Così magistrati, avvocati, docenti ed esperti del mondo assicurativo si sono alternati nell'esposizione, arricchendo il dibattito e la qualità dell'oratoria mano a mano che si succedevano gli argomenti in scaletta.

LE RICADUTE DELLA SENTENZA 1361

Il prof. Giulio Ponzanelli, ospite di lunga data dei convegni di Medicina e Diritto, ha tracciato un quadro di attualità giuridica toccando gli aspetti oggi più recenti e complessi della materia del risarcimento del danno alla persona, analizzando criticamente la vicenda processuale più recente ed importante: la sentenza della Corte di Cassazione n. 1361, con le sue ricadute innovative in tema di danni risarcibili e di tutela del così detto danno da perdita del bene vita.
La successiva tavola rotonda ha permesso di affrontare le tematiche più complesse del settore del danno alla persona, con il contributo del giudice Damiano Spera (presidente della IV sezione civile del tribunale di Milano e direttore della rivista Giuffrè RiDaRe), del prof. Enzo Ronchi (ordinario di medicina legale alla Statale di Milano), di Maurizio Rainò (direttore sinistri Axa Assicurazioni) e dell'avv. Paolo Mariotti.
Questa sessione ha permesso di affrontare temi quali la valenza delle tabelle di Milano come sistema nazionale di risarcimento del danno alla salute, la complessità di concetti come integrale riparazione del danno e personalizzazione della sofferenza, con un occhio sia alle strutture giuridiche di tali istituti, sia alle loro ricadute pratiche e attuariali sul costo dei sinistri, avendo a mente sempre la necessità di parametrare i nostri indennizzi alla sostenibilità dei correlativi costi sociali e del sistema assicurativo.
L' avvocato Marco Rodolfi (Studio Mrv) ha analizzato con chiarezza e precisione tutti i passaggi della citata sentenza n.1361 del 2014, con l'ottica di proiettare la visione pratica ai possibili sviluppi della tematica del danno da lutto all'udienza pubblica che si terrà il prossimo 17 giugno avanti alle Sezioni Unite della Cassazione, ove si vorrà dare conto delle diverse opinioni sul tema e dare una risposta, si spera, chiara e definitiva alla sussistenza o meno nel nostro ordinamento del danno da lesione del bene vita come prospettato nella citata, e tanto criticata, sentenza n. 1361/2014.
La mattinata si è chiusa con gli interventi degli avvocati Maurizio Hazan (studio legale Taurini & Hazan) e Marco Zavalloni (avvocatura Inail) che hanno affrontato con esauriente esposizione la problematica complessa della valutazione del danno differenziale, tra contribuzioni pubbliche a favore dei danneggiati e diritto al ristoro del danno residuale da parte dell'autore dell'illecito, e del suo assicuratore.

IL RAFFRONTO CON LA NORMATIVA ESTERA E UE
Alla ripresa dei lavori del pomeriggio, l'avv. Marco Bona ha affrontato i risvolti pratici e giuridici dell'importante sentenza resa dalla suprema Corte di Cassazione in data 22 agosto 2013 (n. 19405), che ha tracciato il limite dell'applicazione nel nostro ordinamento di normative straniere (per effetto di quanto disciplinato in tema di dritto processuale e civile internazionale, dal trattato Cee cd Roma II) che non prevedano il risarcimento del danno da lesione di diritti primari e tutelati dalla nostra carta costituzionale.
Il consigliere di Corte di Appello di Milano, Ersilio Secchi (socio co-fondatore di Medicina e Diritto) ha tracciato una chiara disamina della recente sentenza della corte di Giustizia Ue che ha respinto l'eccezione di illegittimità dell'art. 139 Cod. Ass., impropriamente sollevata dal tribunale di Tivoli e approdata alla decisione che ha ribadito il primato della normativa nazionale su quella comunitaria in tema di tutela della persona.
Infine, la seconda tavola rotonda della giornata, coordinata dal prof. Umberto Genovese, ha affrontato i temi ancora irrisolti dell'accertamento del danno da lesione di lieve entità frutto delle complessità normative contenute nella nota legge n.27 del 2012.
Nel corso della giornata, il prof. Antonio Farneti (presidente di Medicina e Diritto) ha presentato la scaletta dei lavori del convegno autunnale del gruppo, previsto per il prossimo 7 novembre, che celebrerà i 25 anni di attività di Medicina e Diritto. L'evento, oltre a raccogliere, come sempre, i più noti esperti della materia, vedrà radunati, nell'abituale prestigiosa location, tutti i relatori che si sono alternati nei tanti anni di incontri della lunga vita di questo centro di conoscenza e cultura, che offre da tempo il suo contributo culturale al mondo delle professioni e accademico sulla disciplina tanto complessa e affascinante che attiene alla tutela della persona.


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