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Telematics, così seleziono il rischio

L’utilizzo della blackbox per la valutazione dei comportamenti alla guida ha rappresentato uno dei primi driver della diffusione di questi strumenti. Oggi le declinazioni spaziano dalla possibilità di stabilire pricing personalizzati alla creazione di servizi assicurativi a valore aggiunto

Watermark vert
La combinazione tra polizze auto e soluzioni telematics rappresenta in questo momento uno dei focus dell’innovazione di tutti i principali Gruppi Assicurativi a livello internazionale, essendo stato dimostrato da anni di sperimentazione come sia possibile sfruttare questi approcci basati su un box istallato nell’auto per conseguire benefici concreti sulla catena del valore assicurativa.

L’evoluzione di questa tecnologia, insieme all’esponenziale crescita della capacità di gestione ed analisi dei dati, dischiude un vastissimo spettro di opportunità di innovazione dell’approccio assicurativo tradizionale imponendo a ciascuna compagnia una seria riflessione strategica su come declinare un proprio approccio ai telematics. In quest’ottica si può affermare che il motor insurance telematics sia ancora - anche in Italia dove ha superato la penetrazione del 8% del mercato - ad uno stadio iniziale di maturazione e che la diffusione su larga scala richieda l’implementazione di approcci che ne sfruttino il pieno potenziale. Osservando la big picture degli approcci più innovativi a livello intenzionale appare chiaro come ciascuna compagnia abbia oggi la concreta opportunità di finalizzare questo sforzo di innovazione sulle proprie priorità di business dall’acquisizione di nuovi clienti alla fidelizzazione, dal miglioramento della profittabilità del portafoglio al cross selling.

Una schematizzazione - che utilizzo per ragionare con le compagnie quando le supporto nelle riflessioni strategiche sui telematics – articola l’approccio di innovazione su cinque aree:

  1. La selezione del rischio
  2. Tariffe Usage Based (UBI)
  3. Servizi a valore aggiunto
  4. Loss control
  5. Loyalty e indirizzo dei comportamenti
Queste cinque aree rappresentano le leve da attivare per sfruttare il pieno potenziale di questa tecnologia e massimizzare il ROI delle iniziative telematics.

La selezione del rischio

In quest’area ricadono tutti quegli approcci che consentono una selezione del rischio in fase di acquisizione di un nuovo cliente o di rinnovo della polizza: soluzioni, da un lato, volte a sfruttare la capacità di autoselezione e di dissuasione di comportamenti rischiosi che caratterizzano un prodotto basato sull’istallazione di un box per il monitoraggio dei comportamenti e la ricostruzione della dinamica dei sinistri oppure, dall’altro lato, volte ad integrare le variabili statiche tradizionalmente usate con un set di “informazioni telematics” raccolte per un periodo di tempo limitato unicamente per supportare la fase di underwriting.

In Italia le polizza auto in abbinamento con la black-box ma senza una tariffa basata sulle variabili telematiche sono state le prime a diffondersi e ancora oggi rappresentano poco meno della metà delle 33 soluzioni telematics presenti sul mercato italiano. Questo tipo di soluzioni, nella maggior parte dei casi, viene presentata commercialmente come un’opzione attivabile su una polizza auto tradizionale a cui corrisponde con uno sconto flat sulle garanzie Rca e Cvt.

A livello internazionale l’approccio di selezione del rischio più conosciuto e consolidato è Snapshot di Progressive – una delle principali compagnie assicurative statunitensi - che è stato utilizzato in questi anni da circa il 14% del portafoglio auto complessivo della compagnia. Utilizzando un box telematics per 75 giorni il cliente riceve un aggiustamento del pricing basato sul proprio stile di guida: per molti anni si è trattato solo di uno sconto – migliorativo rispetto alla tariffa tradizionale – mentre in questi mesi ha introdotto anche l’incremento di prezzo per guidatori con comportamenti rischiosi. Progressive utilizza quindi un tracking dei comportamenti solo temporaneo, attraverso una modalità definita rollover secondo la quale il box - un OBD dongle auto-installante - viene prestato al cliente per i 75 giorni in cui avviene la rilevazione dei dati telematics e successivamente viene ripreso dalla compagnia.

Retention post sinistro

Un interessante esempio innovativo di utilizzo dei telematics per la selezione del rischio è Safeco Rewind, del Gruppo statunitense Liberty Mutual. In questo caso l’approccio basato sul box è stato utilizzato per affrontare il tema della retention dei clienti post sinistro, che al rinnovo si trovano con un innalzamento del premio. La Compagnia offre ai clienti che hanno avuto un sinistro la possibilità di istallare temporaneamente un device autoinstallante che rileva lo stile di guida: al rinnovo il cliente restituisce il box e se il comportamento rilevato è stato prudente l’incremento del premio è limitato o addirittura assente nonostante il sinistro.




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