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Ramo vita: in calo la produzione nei Paesi in crisi

In Grecia, Portogallo e Italia scende la raccolta premi del settore. Meglio la Spagna

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La crisi economica va avanti, a fasi alterne, dal 2008. E i governi dei Paesi più in difficoltà, specialmente nel Vecchio Continente, hanno adottato politiche rigorose di contenimento del deficit. Politiche che significano, in molti casi, un arretramento dello stato sociale. In un tale contesto è diventata particolarmente interessante l'analisi dei dati di vendita delle polizze rami vita. Soprattutto per capire in che misura i cittadini stanno migrando verso la previdenza complementare.

Italia
Secondo i dati forniti dall'Ania, nel 2011 la raccolta premi dei rami vita è stata pari a 73,9 miliardi di euro: il 18% in meno in termini nominali rispetto all'anno precedente. Al calo hanno contribuito sia le forti turbolenze dei mercati finanziari sia la persistente debolezza del quadro congiunturale.
Le cose non sono certamente migliorate in questo primo scorcio di 2012. Nel mese di febbraio la nuova produzione premi vita ha raggiunto i 4 miliardi di euro, in calo del 31,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Considerando anche la nuova produzione di gennaio, i premi emessi hanno raggiunto, nei primi due mesi dell'anno, i 7,4 miliardi di euro (-34,9%).

Grecia
L'Associazione greca delle compagnie assicuratrici (EAEE) ha pubblicato il rapporto relativo all'andamento del business nel 2010. La raccolta premi diretta si è ridotta del 2,1% rispetto all'anno prima. Differenziale che si alza fino al 6,5% se considerato al netto dell'inflazione. I rami vita, con 2,3 miliardi di euro raccolti, sono calati del 7,6%. In termini reali il crollo è stato addirittura dell'11,8%.
Anche l'andamento per singoli rami evidenzia come il settore abbia sofferto le difficoltà derivanti dalla congiuntura economica. Le coperture individuali, collettive e complementari malattia hanno accumulato, insieme, la maggior parte della raccolta premi (1,7 miliardi di euro, in calo del 7%). Seguono le polizze vita legate a investimenti con 282 milioni (-26,8%).

Portogallo
L'Autorità di vigilanza sul settore assicurativo portoghese (ISP - Instituto de Seguros de Portugal) ha pubblicato i dati preliminari relativi all'andamento del settore nel 2011. La raccolta diretta è scesa del 28,7% rispetto al 2010. La performance negativa è imputabile in buona parte proprio ai rami vita che, attestandosi a 7,5 miliardi di euro, hanno subito una contrazione della raccolta premi nell'ordine del 38,1% rispetto all'anno precedente. Riportandosi così ai livelli del 2004.
Secondo l'ISP, il comparto vita ha risentito sia degli effetti negativi provocati dalla crisi finanziaria sia della contestuale concorrenza del settore bancario. Quest'ultimo, in particolare, ha attratto crescenti quote di risparmio verso prodotti più semplici, come i conti deposito, a discapito degli investimenti in prodotti assicurativi.

Spagna
Nel 2011, i prodotti vita in Spagna hanno raccolto un volume di risorse pari a 187,5 miliardi di euro. Di questi, circa 154 sono riferibili a prodotti di natura tipicamente assicurativa (+ 4,9% rispetto al 2010) mentre i restanti 33 miliardi riguardano piani pensionistici.
Il risparmio gestito attraverso polizze vita individuali è aumentato del 7%, mentre il comparto dei contratti collettivi si è mantenuto stabile.
Nel dettaglio, i Pias (Planes Individuales de Ahorro Sistematico) hanno raggiunto i 2,6 miliardi di euro (+24,5%), mentre i Ppa (Planes de Prevision Asegurados - strumenti previdenziali a rendimento garantito) sono arrivati a quota 8,7 miliardi di euro, crescendo del 41,2%.

Francia
La FFSA, associazione delle compagnie assicuratrici francesi, ha presentato i primi dati sull'andamento del settore nel 2011. Dopo due esercizi di crescita, la raccolta è diminuita dal 9% rispetto all'anno precedente. Il comparto delle coperture per la persona ha fatto segnare un calo del 12%, fortemente trainato dal settore vita che con 124 miliardi di euro raccolti ha registrato una flessione del 14%. Va aggiunto, però, che nel 2012 è tornato il segno positivo. A febbraio i contratti vita hanno registrato 10,2 miliardi di versamenti da parte dei risparmiatori. L'importo è nettamente migliore rispetto ai livelli del secondo semestre 2011.

Svizzera
L'Associazione svizzera delle imprese assicuratrici (ASA) ha pubblicato Chiffres et Faits 2012", report statistico con i dati di mercato aggiornati a fine 2010 e le prime anticipazioni sui dati dell'esercizio 2011.
Dal rapporto si evince che l'intero comparto ha fatto segnare risultati positivi, sostenuti da rigorose politiche di gestione dei rischi e di controllo di bilancio.
A tutto il 2010 la raccolta assicurativa ha raggiunto i 56,5 miliardi di franchi (45,6 miliardi di euro), pari a un +2,7% rispetto al 2009. A questa cifra, poi, vanno aggiunti ulteriori 112 miliardi di lavoro estero.
La performance della raccolta vita nel 2010, pari a 30,1 miliardi di franchi, è stata guidata dalle coperture collettive. La tendenza è al rialzo anche per il 2011: +3,3% rispetto ai dodici mesi precedenti.

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