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Il lungo cammino delle liberalizzazioni nell'ambito della Rc auto

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Ancora una volta le liberalizzazioni in materia di RC Auto emanate dal Governo con il Decreto Legge Salva Italia (d.l. 1/12 convertito con modificazioni dalla legge n. 27/12) fanno discutere.
Tra i numerosi temi in corso di discussione, ivi comprese le norme che necessitano di un'attuazione a livello regolamentare, segnaliamo l'art. 34 bis del suddetto decreto, la cui rubrica, invero piuttosto anonima (Disposizioni in materia di contratti di assicurazione dei veicoli"), nasconde in realtà un'importante modifica all'art. 133 del Codice delle Assicurazioni Private (CAP), inerente il delicato tema delle formule tariffarie.
La norma in parola, avuto riguardo a quanto previsto dall'art. 133, I comma del CAP, ovvero che "ad ogni scadenza annuale la variazione in aumento o in diminuzione del premio applicato all'atto della stipulazione o del rinnovo, in relazione al verificarsi o meno di sinistri nel corso di un certo periodo di tempo", prevede che "la predetta variazione in diminuzione del premio si applica automaticamente, fatte salve le migliori condizioni, nella misura preventivamente quantificata in rapporto alla classe di appartenenza attribuita alla polizza ed esplicitamente indicata nel contratto".
Il mancato rispetto della disposizione ora riportata comporta l'applicazione, da parte dell'Isvap, di una sanzione amministrativa ad hoc, da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 50.000 euro.
Lo scopo sicuramente condivisibile della norma si scontra con una diversa interpretazione che viene data alla medesima dal settore assicurativo e dall'Autorità di Vigilanza.
Il primo, infatti, come può evincersi, tra l'altro, dalla lettura della Relazione annuale dell'ANIA del 2012 (L'Assicurazione italiana 2011-2012), nel sottolineare la ratio della novità legislativa, ovvero l'aumento della "trasparenza dei contratti e la consapevolezza dell'assicurato sulle regole di applicazione delle variazioni in diminuzione del premio, in relazione al mancato verificarsi dei sinistri", pone l'accento sull'interpretazione data alla stessa dall'ISVAP.
Quest'ultima, infatti, secondo quanto affermato nella lettera al mercato inviata il 19 aprile 2012, ritiene che la modifica all'art. 133 del CAP sia tesa a garantire all'assicurato, all'inizio di una nuova annualità, il pagamento di un premio inferiore a quello pagato nell'annualità precedente, secondo il meccanismo peculiare descritto nella lettera al mercato in parola.
Tale interpretazione non viene condivisa dall'ANIA, la quale sottolinea, tra l'altro, la non coerenza di una diminuzione automatica della tariffa con il principio di mutualità.
Vedremo quali saranno gli sviluppi di questo interessante dibattito, destinato ad avere un impatto molto pratico in capo agli assicurati e che presenta delle similitudini a quello apertosi tra i medesimi soggetti in merito all'applicazione pratica delle disposizioni in tema di scatola nera.


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