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Edilizia sicura, tra evoluzioni normative e coperture obbligatorie

Il settore delle costruzioni è soggetto a regole peculiari e presenta casistiche di rischio molto diversificate, per garantire soluzioni ottimali dal punto di vista assicurativo è fondamentale conoscere bene la materia

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Con un contributo dell'11% al Pil nazionale, 80 comparti industriali collegati e 3 milioni di addetti considerando l'indotto, l'edilizia si configura come uno dei settori trainanti dell'economia italiana. Come intuibile, si tratta da un punto di vista assicurativo di una materia ampia e complessa che comprende una serie di polizze obbligatorie e presenta aspetti specifici a seconda delle diverse tipologie di appalti.
L'attività di cantiere - ci ha spiegato Paolo Buzzetti, presidente nazionale di Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) - è per sua natura molto delicata, sia sotto il profilo umano che dal punto di vista dell'impatto sull'ambiente, ed è per questo che il nostro settore è soggetto a una particolare attenzione normativa". Su questo fronte, il Testo Unico sulla sicurezza emanato nel 2008, ha cercato di riorganizzare le diverse disposizioni legislative che dagli anni '50 ai nostri giorni hanno regolamentato la materia con l'obiettivo di razionalizzarle e adeguarle al progresso tecnologico. Sia per il settore privato che per quello pubblico, uno degli ambiti maggiormente normati è quello relativo all'ambiente viste le tante implicazioni che l'attività edile presenta sotto questo profilo. "Basti pensare alla produzione di rifiuti, alla circolazione dei veicoli da cantiere e delle macchine operatrici, fino alla produzione di polveri e alla rumorosità dei lavori" sottolinea Buzzetti. Oltre a questo, vi sono tutti i rischi legati all'ambito economico-finanziario, per i capitali messi in gioco e quelli inerenti la tutela e la salvaguardia dei lavoratori. "Ovviamente questo implica che le imprese debbano essere pronte e attrezzate, il che vuol dire soprattutto disporre di professionalità competenti e adeguatamente formate. Nell'impresa di costruzioni oggi non lavorano più solo ingegneri, progettisti o geometri, ma anche esperti di finanza, di economia e di diritto". Sia nei lavori privati che nella realizzazione di opere pubbliche sono molti, dunque, gli obblighi e le coperture che devono essere sottoscritte dall'imprenditore, per questo è diventato sempre più importante per il settore poter instaurare un dialogo aperto e franco con il mondo assicurativo. "Sarebbe utile - spiega il presidente di Ance - che i prodotti assicurativi fossero non solo sempre più tarati rispetto alle esigenze dell'attività edilizia, ma anche il più possibile snelli e completi per consentire all'imprenditore di districarsi in questo mare di carte".

PUBBLICO E PRIVATO, AD OGNUNO LA SUA COPERTURA
"Ogni cantiere ha le sue caratteristiche e presenta rischi peculiari - sostiene Luca Botta, costruttore e membro del comitato di presidenza di Assimpredil Ance di Milano - per cui quanto più è difficile il cantiere tanto più sarà complessa e costosa la polizza". Nello specifico, un discrimine sostanziale è determinato dal fatto che si tratti di cantieri pubblici o privati. Per i lavori pubblici è necessario garantire una cauzione provvisoria, già in fase di gara, del 2% che diventa del 1% se l'impresa è certificata ISO 9001. Ancora, va inclusa obbligatoriamente la Car (Contractors' all risks), che comprende anche la Rc per danni a terzi.
"Alcune assicurazioni - aggiunge Botta - offrono la possibilità di tenere la polizza aperta, ovvero in una forma continuata che attiva la copertura al momento dell'avvio del cantiere". Nel settore privato invece occorre distinguere tra i lavori su committenza e quelli in conto proprio: nel primo caso è spesso la committenza a sottoscrivere le coperture per poi trasferire l'onere al costruttore, e può anche richiedere "il Performance Bond - aggiunge Botta - ovvero la polizza per la buona conduzione dell'opera, che include il rispetto dei tempi di consegna".

COOPERATIVE PER SOCIETA' EDILIZIE ABITATIVE
Realizzano alloggi e li assegnano in proprietà, godimento o locazione ai propri soci: sono le cooperative edilizie di abitazione, una realtà affermata nel nostro paese e caratterizzata dal principio di mutualità che consente una riduzione del costo delle case e la partecipazione diretta dei soci alle decisioni principali che riguardano l'intervento edilizio.
"Le cooperative di abitazione - chiarisce Antonio Perruzza, direttore Federabitazione - hanno da sempre contribuito a risolvere il problema della casa di un gran numero di cittadini. Negli ultimi anni, anche a seguito della crisi, la produzione annuale si è attestata sulle quindicimila unità, il valore complessivo ha superato i tre miliardi di euro e il patrimonio netto i quattro miliardi".
Ai soci vengono inoltre offerte una serie di convenzioni assicurative per la tutela dai rischi di costruzione, dall'inizio del cantiere fino all'alloggio finito, si tratta di un sistema di garanzie specifico che riguarda le cauzioni per la concessione delle aree, per il versamento di acconto dei soci in conformità alla legge 210/2004 (Legge Duilio), e per le opere di urbanizzazione. "Unitamente - continua Perruzza - vanno considerate le polizze di tutela, come la polizza infortuni e responsabilità civile per i soci che effettuano visite in cantiere; la polizza incendio e la polizza globale fabbricato, garanzia dell'edificio adibito a civile abitazione una volta ultimata la costruzione".
Quanto alle coperture richieste alle imprese costruttrici, si parla invece di cauzione per la buona
esecuzione delle opere, della polizza per la Rc e danni a terzi, di quella per danni all'opera durante la costruzione e infine la decennale postuma a garanzia di danni all'immobile e a terzi.
Oggi poi emergono nuovi bisogni che richiedono l'implementazione di strumenti specifici per le cooperative edilizie di abitazione, il riferimento in particolare è alla cauzione per i bandi di assegnazione delle aree e la polizza valore casa, una copertura globale per incendio, furto, responsabilità civile della famiglia e dei soci assegnatari. "Lo scopo è garantire alle cooperative edilizie e ai loro soci un'elevata qualità del servizio e l'effettiva rispondenza delle coperture assicurative alle loro reali esigenze - conclude Perruzza -, ma per ottenere tutto ciò è necessario che le società di assicurazione si dotino di adeguate professionalità in grado di fornire l'assistenza e la consulenza che il settore richiede".

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