Banche e assicurazioni: relazioni sempre più intrecciate
Le collaborazioni tra istituti bancari e compagnie hanno una tradizione pluridecennale e ha assunto nel tempo forme differenti. Le strategie di allargamento del mercato che offrono più servizi alla clientela conducono a sperimentare nuovi modelli di alleanza
06/12/2022
Che le relazioni tra banche e compagnie assicurative datino anni e che siano state, a volte, perfino incestuose, non dovrebbe stupire i più appassionati osservatori del settore.
In realtà, ultimamente sono apparse alcune variazioni sul tema, e lungi dal voler essere insolenti, sembrerebbe che presentarsi in due pretendenti all’altare della sposa non sia più irriverente né blasfemo.
Pensiamo all’aumento di capitale di Mps, che tra gli investitori istituzionali potrebbe contare anche Axa e Anima.
Il colosso assicurativo francese Axa ha con la banca senese una relazione ultradecennale che rappresenta un importante canale per i prodotti bancassicurativi.
Non sarebbe la prima volta che il gruppo d’oltralpe investe nella banca senese più antica del mondo. Si tratta di un matrimonio di interesse, ma oltre ai soldi siamo quasi certi che i francesi ci metteranno anche il cuore.
E il cuore è il simbolo che caratterizza l’altro pretendente all’altare di Mps: si tratta di Anima, il più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia.
Anche nel caso di Anima si tratta di un matrimonio di interesse, visto che da sempre i prodotti del nostro più grande gestore indipendente hanno nella banca di piazza Salimbeni uno dei principali sbocchi al mercato retail, anche se certamente non l’unico.
Luigi Lovaglio, ad di Mps, ha dichiarato di guardare con interesse le opzioni di ingresso anche degli attuali partner industriali strategici. L’eventuale revisione degli accordi con i partner strategici, ha aggiunto in modo sibillino (oggi Anima, Axa e Compass del gruppo Mediobanca) non potrà che avvenire nelle usuali logiche sottese a tali accordi, assicurando il perseguimento dell’interesse della banca.
Protezione, gestione del risparmio, credito al consumo e immobiliare (con Compass) rappresentano gli assi portanti di qualsiasi banca che voglia stare sul mercato sia nell’opzione make (fabbriche interne) che buy (fabbriche terze, come nel caso di Mps).
Tra vecchi e nuovi progetti di collaborazione
E che dire poi di quanti hanno rinnovato la propria polizza assicurativa con la compagnia diretta del colosso elvetico Zurich e si sono visti arrivare sms e mail in cui si offre un conto corrente on line della banca spagnola Bbva e, giusto per non farsi mancare un tocco americano, pure un buono Amazon come ulteriore incentivo?
La stessa Zurich Italia ha appena acquisito dal gruppo Deutsche Bank, la rete di consulenti finanziari ex Finanza & Futuro e ne farà la sua banca. Certo, nel caso dell’accordo con la spagnola Bbva si tratta di una partnership per lo sviluppo di soluzioni e prodotti finanziari digitali a prezzi competitivi.
Altra cosa è il matrimonio tra consulenza finanziaria e protezione a cui punterà il colosso svizzero capitanato dal nostro Mario Greco, che riesce finalmente a raggiungere il sogno che gli era sfuggito nel lontano 2007.
Quindici anni or sono, a seguito della fusione tra Banca Intesa e SanPaolo Imi, i consigli di gestione e quello di sorveglianza di Intesa Sanpaolo deliberarono infatti all’unanimità di non procedere alla quotazione di Eurizon Financial Group, di cui Greco era ad, ma di sviluppare con i tre settori in cui operavano e operano tuttora Fideuram, Eurizon Capital e Eurizon Vita.
E tutto questo, come direbbe qualcuno, non è che l’inizio: all’orizzonte ci sono nuove e suggestive ipotesi di fusione tra big player. Una vera e propria never ending story che non mancherà di appassionare i più attenti osservatori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
👥