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Ifrs17, un anno di dilazione non basta

Undici associazioni del settore assicurativo nel mondo, compresa Insurance Europe, chiedono che un nuovo slittamento dell'entrata in vigore dello standard contabile

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Un anno non basta: ce ne vogliono almeno due. È questa la richiesta formulata da undici associazioni del settore assicurativo nel mondo, compresa Insurance Europe, relativa allo slittamento dell'entrata in vigore di Ifrs17. Il mese scorso l'International accounting standards board (Iasb) aveva proposto di ritardare di un anno l'attuazione del nuovo standard contabile proprio perché pressata dai vari stakeholder del comparto dei rischi. Ecco che quindi dal 2021, anno di applicazione naturale della normativa, si era passati al 2022. Tuttavia, un anno non basta, sostiene, tra le altre associazioni, Insurance Europe.  

Per mantenere alta la qualità delle informazioni che il settore fornisce al mercato (investitori, analisti, consumatori e regolatori), è necessario che in tutte le giurisdizioni che utilizzeranno l'Ifrs17, lo sviluppo della normativa sia efficace. Pertanto, sostengono le associazioni di categoria, è fondamentale che lo Isb impieghi il tempo necessario per valutare le potenziali modifiche dello standard. Nella richiesta di ulteriore dilazione, si sottolinea inoltre che i risultati del case study condotto dall'Efrag, nonché i progetti di attuazione in corso costituiscono nuove informazioni che dovrebbero essere prese in considerazione quando si esaminano gli emendamenti a Ifrs17.

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