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Omicidio stradale: ok della Camera, si va al Senato

Inasprimento delle pene, patente ritirata fino a 30 anni, raddoppio dei termini di prescrizione. La norma è fortemente contestata da alcuni settori della giurisprudenza

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Dopo l’ok della Camera, arrivato con 276 voti a favore, 20 contrari (Sel) e 101 astenuti (Forza Italia e M5S), torna al Senato la legge che introduce il reato di omicidio stradale. 

La norma, molto contestata da una parte della giurisprudenza, aumenta le pene per chi commette un omicidio colposo in auto in stato di ubriachezza, sotto effetto di droghe o per chi non si ferma a dare soccorso. Altre aggravanti sono previste se si guida senza patente o senza assicurazione. 
Lo scopo del provvedimento è la deterrenza di certi comportamenti pericolosi che seminano vittime sulle strade. 

È prevista la revoca immediata della patente sia per i condannati (anche con patteggiamento) per omicidio o lesioni gravi: una nuova patente potrà essere richiesta dopo 15 anni, per l’omicidio, o dopo cinque anni per chi infligge le lesioni. Il termine sale a 30 per i comportamenti più pericolosi. 

È previsto, inoltre, il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nei casi di stato di ebrezza pesante o assunzione conclamata di droghe. Infine, il giudice potrà ordinare il prelievo di campioni biologici per determinare il dna dell’indagato, mentre, nei casi di urgenza, il prelievo potrà essere disposto anche dal Pm. La persona non potrà rifiutarsi di sottoporsi alle perizie.

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