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La Cina apre i mercati

Il primo ministro Li Keqing ha annunciato l'abolizione dei limiti alla partecipazione di investitori stranieri nel settore finanziario entro il 2020

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La Cina accelera sull’apertura dei mercati finanziari. “Aboliremo i limiti alla partecipazione di investitori stranieri in securities, futures e assicurazioni vita entro il 2020, un anno prima della scadenza originale del 2021”, ha affermato questa mattina il primo ministro Li Keqiang in occasione del World Economic Forum attualmente in corso nella cinese Dailan. La mossa, ha proseguito, è dettata dalla volontà di mostrare al mondo che “nell’apertura dei mercati finanziari non solo manterremo il passo, ma siamo anche disposti ad accelerare”.
La mossa, arrivata all’indomani della tregua commerciale siglata con gli Stati Uniti, non è stata una grande sorpresa. Lo scorso anno, per esempio, era stata data la possibilità a società straniere di richiedere quote di maggioranza in joint venture del settore finanziario. Più recentemente, a maggio, il governo aveva annunciato un imminente innalzamento dei limiti previsti per gli azionisti unici delle banche locali.
Il mercato finanziario cinese vale attualmente 44 trilioni di dollari. Nel 2030, secondo Bloomberg, la quota di mercato delle compagnie vita straniere in Cina potrà attestarsi al 12% di una raccolta complessiva stimata a 231,5 miliardi di dollari. Attualmente, prosegue l’agenzia di stampa, le compagnie straniere controllano il 5,8% del mercato assicurativo cinese. 

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