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Fonsai, assolti in appello Ligresti, Gismondi e Bedogni

Confermata la sentenza di primo grado. I tre imputati erano accusati di falso in bilancio e aggiotaggio

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Paolo Ligresti è stato assolto dalla Corte d'appello di Milano dall'accusa di falso in bilancio e aggiotaggio nell'ambito di un filone dell'inchiesta su presunti illeciti nella passata gestione di Fonsai. Insieme al figlio di Salvatore, morto di recente, sono stati assolti l'ex attuario di Fonsai, Fulvio Gismondi, e l'ex dirigente, Pier Giorgio Bedogni. La Corte ha accolto la richiesta del sostituto pg, Celestina Gravina, e ha confermato la sentenza di primo grado, decisa nel dicembre del 2015 dal gup di Milano, Andrea Ghinetti.  

All’epoca, il tribunale aveva assolto gli imputati perché il fatto contestato non sussisteva e contemporaneamente aveva espresso lo stesso giudizio su Fondiaria Sai, che era imputata per la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti. 

Secondo il pg Gravina, nel bilancio del 2010 di Fonsai gli ammanchi nelle riserve sinistri erano il frutto di una condotta "imprudente che ridondava sui soci e sugli azionisti di riferimento" ma che "non costituiva reato". Nelle motivazioni del verdetto di primo grado, il gup aveva sostenuto che l'imputato "non aveva occultato le perdite". 
"Sono molto soddisfatto, ringrazio il pg", ha commentato Paolo Ligresti. 

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